Ciao a tutti, Mysamigos!
Fun fact about me: quando si tratta di scegliere il prossimo libro da leggere, a volte mi fido del mio buonsenso e scelgo un libro a sentimento, senza sapere trama né niente. A volte ci prendo. Alla grande. Altre volte, invece, finisco per leggere delle boiate madornali. Non ci sono mezzi termini. Il mio buonsenso mi premia per la fiducia o mi tradisce in modo clamoroso.
Indovinate un po'? Questa volta mi ha pugnalata alle spalle.

Rachel Van Dyken
Ricordati di Sognare
RUIN #1
NORD
Rilegato, 334 p.
16,40 €
16,40 €
« Per due anni, è come se non avessi vissuto; ero persa in un baratro di dolore, da cui credevo non sarei più riemersa. Poi ho incontrato Wes Michels. Lui è il raggio di sole che ha squarciato le tenebre della mia esistenza, la luce che mi ha ridato la speranza e la forza di ricominciare. Mi sono affidata ciecamente a lui, anche quando tutti mi dicevano di non farlo: Wes è troppo ricco, troppo impegnato a diventare la nuova stella del football e, soprattutto, troppo corteggiato per rimanere fedele a una ragazza come me. Non sanno quanto si sbagliano. Non conoscono il suo cuore e sono all'oscuro del suo segreto. Su una cosa però avevano ragione: non avrei dovuto innamorarmi di lui. Ho paura che, se resterò ancora una volta sola, sprofonderò di nuovo nel baratro. Perché adesso so che ogni giorno passato con Wes potrebbe essere l'ultimo... »
Faccio una piccola premessa: in questa recensione sarò spietata, non perché questo libro sia peggiore di altri che non mi sono piaciuti, ma perché ha, secondo me, trattato con poco rispetto un argomento delicato. Perciò, mi rivolgo a coloro a cui questo libro è piaciuto: non sentitevi offesi in alcun modo. Siete liberi di inveire contro di me nei commenti, se vi fa piacere.
Premessa 2.0: questa recensione CONTIENE SPOILER.
Riassunto della trama: ragazza bellissima che ha vissuto in una casa senza specchi perché non si è mai accorta di essere gnocca arriva al college. Si intuisce che ha una tragedia alle spalle perché si porta dietro scatolini di antidepressivi. Mentre sta cercando di capire dove diamine deve andare - perché alla reception del college (?) l'hanno trattata malissimo - sbatte contro un ragazzo.
Non so se vi è mai capitato di andare a sbattere contro un'altra persona. Le reazioni plausibili sono:
- scusarsi, allontanandosi in retromarcia, probabilmente investendo qualcun'altro.
- inveire contro la scarsa attenzione dell'altra persona. In modo colorito, se compiace e se la giornata non è delle migliori.
Lei, la nostra protagonista, Kiersten, invece, andando a sbattere contro questo ragazzo allunga una mano e...
GLI CONTA GLI ADDOMINALI.
Domanda anatomica a tutti voi lettori: il numero di addominali negli esseri umani è variabile? Perché io non vedo perché qualcuno dovrebbe contarli e sorprendersi del fatto che siano otto.
Bah.
Fatto sta che quando Kiersten si decide a guardare il ragazzo in faccia, ovviamente, si ritrova davanti il ragazzo più bello dell'ateneo.
Avevate dubbi? Io no.
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Tutti i personaggi di questo libro. |
Questo ragazzo meraviglioso, Wes, bello, ricco, affascinante e donnaiolo, non che senior del college, si innamora di Kiersten. E quindi inizia a perseguitarla.
Seguono una serie di tira e molla alla Bella e Edward, non sto nemmeno qui a raccontarveli, finché questi due, finalmente, decidono di fare coppia fissa.
Siamo più o meno al 70% del libro. Fin ora abbiamo scoperto la tragedia alle spalle di Kiersten, ma non sappiamo ancora quale storia strappalacrime ci riservi Wes.
Lo veniamo a sapere quasi alla fine del libro. Wes ha il cancro. E non in una zona limitata. No no. Ha il cancro intorno al cuore.
Ok, altra domanda anatomica per voi: cosa c'è attorno al cuore?
Polmoni, arterie. Muscoli vari.
Ecco, da quel che ci viene detto, Wes ha un cancro esteso a tutti questi organi contemporaneamente. E' un morto che cammina. Un miracolo della medicina. Ommioddio, chiamate Dr. House.
No, perché queste cellule cancerogene fluttuanti sono operabili e Wes può godersi il lusso di non sottoporsi ai controlli, finché non arriverà il momento dell'operazione, che comunque ha una possibilità di riuscita del 50%
Probabilmente l'autrice intende il cancro come una nuvoletta nera cattiva cattiva che si è andata a mettere attorno al povero piccolo cuore di Wes.
Ad un certo punto, durante una partita di football (malati di cancro attorno al cuore, gioite, potete ancora giocare a football!) il fisico di Wes collassa (...ma non per molto). Solo a questo punto Kiersten viene a sapere del cancro. Passano cinque giorni in ospedale, tutti insieme appassionatamente. Scene strappalacrime in cui:
"Se sopravvivo, ti sposo, ragazza conosciuta tre mesi fa"
"Ok, ragazzo dagli otto addominali conosciuto tre mesi fa che non sapevo avere il cancro fino a cinque minuti fa".
Indovinate un po'? Wes va sotto i ferri e non è che sopravvive all'intervento, meglio! La nuvoletta nera che era il cancro attorno al cuore si è miracolosamente dileguata. Hurray! Il problema si risolve in cinque pagine. Nemmeno.
BONUS: Kiersten riesce anche a procurarsi un abito da sposa nel giro di otto secondi, per farsi vedere da Wes prima che vada sotto in sala operatoria.
Riuscite già a vedere cosa intendo? Affrontiamo un attimo l'argomento cancro. L'autrice ha vissuto in prima persona la tragedia di avere qualcuno malato di cancro in famiglia. Ci è passata. Quindi, il modo superficiale con cui ha trattato non solo la malattia in sé, ma anche la risoluzione e lo stato psicologico del malato, mi ha doppiamente irritata. Si sarebbe potuta salvare in calcio d'angolo, forse, se si fosse appellata al "miracolo" o comunque mi avesse dato la sensazione che ci fossero forze maggiori in opera. Invece c'è solo un'infermiera che potrebbe o no essere un angelo (?) che somiglia alla madre di Wes e basta. Il merito della guarigione miracolosa viene quasi dato a Kiersten.
Ragazzi, solo io sento Hazel e Gus che inveiscono a gran voce lanciando uova alla cieca? (Scusa, Isaac)
I personaggi secondari - e qui sarò molto breve - sono stereotipati o grotteschi. Ora, se vogliamo scusare l'istalove tra Wes e Kiersten perché lui potrebbe morire da un momento all'altro (quando il cancro attorno al cuore capirà effettivamente quale organo deve colpire), non sono giustificabili le altre relazioni di Kiersten, che sono altrettanto affrettate e poco sviluppate. Meno male che è una trilogia.
E il problema si estende anche a come tecnicamente è stato scritto il libro. La Van Dyken scrive come se qualcuno la stesse costringendo, come se non vedesse l'ora di finire. Il suo stile è arronzato, il che non va affatto a beneficio della storia. Voglio capire che il rapporto tra Wes e Kiersten sia affrettato per via della malattia di lui, ma non per questo mi devi dare l'impressione di stare leggendo un riassunto. La cosa divertente è che i personaggi sono anche consapevoli di star correndo manco fossero inseguiti da una slavina, il che mi fa pensare che la Van Dyken abbia dato quest'impostazione affrettata di proposito. Sì, sono d'accordo. Benissimo. Sappi, però, che dietro un espediente del genere dev'esserci una scrittura come Iddio dall'alto dei cieli comanda. Altrimenti il risultato potrebbe essere disastroso. E questo libro ne è la prova.
Di per sè, infine, la storia è sdolcinata e inconcludente. Le massime da Bacio Perugina che Wes continua a spargere nemmeno fossero margheritine di campo sono talmente irritanti che mi hanno fatto sorgere il dubbio che la Van Dyken fosse in realtà Moccia.
Conclusione? Per carità, ora voglio un libro che parli di guerra, sangue, lotte, teste mozzate, bruti e GRRR!
Amico Martin, ora è il tuo turno. Scusa se ti ho tradito per questo.
Amico Martin, ora è il tuo turno. Scusa se ti ho tradito per questo.
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Aiuto. |
La premessa ora è ancora valida. Amanti di questo libro, potete tranquillamente attaccare. Rispetto la vostra opinione e sappiate che la mia è del tutto personale.
Quindi, fatemi sapere cosa ne pensate, che voi abbiate amato questo libro oppure no :3
Quindi, fatemi sapere cosa ne pensate, che voi abbiate amato questo libro oppure no :3