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Recensione | Will ti presento Will - John Green & David Levithan

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Sessione di Settembre, o mia adorata.
Mi dispiace di aver latitato in questo modo barbaro negli ultimi giorni, ma lo studio mi sta uccidendo e internet non ne vuole proprio sapere di collaborare.
Ho miliardi di commenti a cui rispondere e email da visualizzare. Ce la farò ad approfittare di questo minuscolo pizzico di connessione che il Karma mi concede?
Si accettano scommesse.
Mentre depositate i soldi e scegliete da che parte stare, vi lascio la recensione di Will ti presento Will, ristampato nel mese di Luglio dalla PIEMME.


John Green & David Levithan
Will ti presento Will
PIEMME
16,00 €




« Una sera, nel più improbabile angolo di Chicago, due ragazzi di nome Will Grayson si incontrano. Dal momento in cui i loro mondi collidono, le vite dei due Will, già piuttosto complicate, prendono direzioni inaspettate, portandoli a scoprire cose completamente nuove sull'amicizia, l'amore e su loro stessi. »

Ormai l'amore sproporzionato che nutro nei confronti di John Green è cosa nota, quindi salto questa parte e passo direttamente a dirvi che di David Levithan ho letto solo Dash and Lily's Book of Dares, che mi era piaciuto un bel po'.
Quindi, ero davvero curiosa di leggere Will ti presento Will e vedere i due cos'erano stati capaci di inventarsi, visto che la trama di fondo non sembra niente di troppo originale.
Durante tutta la narrazione, seguiamo le vicende di due ragazzi, che non condividono altro che il nome di battesimo. Will Grayson e Will Grayson non potrebbero essere più diversi l'uno dall'alto, eppure, in una sera in cui tutto sembra andare storto, si incontrano per puro caso in un negozio di Chicago. Parlano, condividono le proprie esperienze e cercano di darsi un reciproco goffo conforto.
Aggiungere altro alla trama sarebbe superfluo e, soprattutto, rovinerebbe la lettura.

I punti di vista dei due Will si alternano nei vari capitoli. Da un lato abbiamo Will Grayson, sostenitore della filosofia del Fregatene, vagamente goffo e un po' nerd, che condivide i problemi esistenziali e sentimentali di un qualsiasi adolescente non troppo sicuro di sé. Dall'altra parte troviamo will grayson, telegrafico, cupo, che non si serve delle maiuscole e fa sfoggio di un meravigliosissimo black humor.
I personaggi secondari sono vagamente abbozzati, ma tra questi spicca Tiny, il legame tra i due Will, una vera e propria bomba egocentrica e apparentemente superficiale, dal cuore grande e una psicologia tutta da scoprire.

Devo essere sincera: forse mi aspettavo qualcosina in più.
Con una trama del genere, i due autori avrebbero potuto imboccare miriadi di strade differenti e originali. Invece, mi è sembrato che si siano tenuti molto sul vago e sull'"è successo per caso".
Non fraintendetemi, il libro mi è piaciuto, e forse questa sensazione un po' così è da imputare alle mie aspettative come al solito elevate.
Infatti, a parte questo sentore di non approfondito, ho trovato Will ti presento Willdivertentissimo e frizzante. Mi ha tenuto compagnia in una giornata in cui il mio umore non era al massimo, mi ha fatto ridacchiare istericamente e mi ha fatto trascorrere qualche ora in tranquillità.
È un romanzo che, pur trattando temi abbastanza forti, si mantiene leggero e spensierato. Il finale, dalle tinte fortemente da comedy americano, mi è piaciuto molto e mi ha fatto venir voglia di infilarmi nella storia e abbracciare Tiny. Che amore!
Ve lo consiglio al 100%, ma vi chiedo di tenere basse le aspettative. Probabilmente, se io lo avessi fatto, gli avrei dato tutti i Wolverine di questo mondo.

Ehi, niente male!

Ora, però, voglio i vostri pareri!
Che ne pensate? Eh eh eh?
Un bacio a tutti!




Per il resto, Will ti presento Will

Anteprima | Flamefrost, Insieme controcorrente - Virginia Rainbow

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Buonsalve a tutti, mysamigos!
Scusate se sono sparita ma, come annunciato dalla mia socia, è tornata l'adorabile sessione di settembre! Evviva lei! Evviva noi! Evviva il maledetto esame di spagnolo di cui aspetto i risultati quanto ci vuole a correggere tre esercizi perché non vi muovete MALDITOS!
Passando a cose molto più interessanti, vi presentiamo il secondo volume di una saga di cui vi avevamo già parlato qui, ovvero Flamefrost, di Virginia Rainbow!


FLAMEFROST 
Insieme controcorrente
Virginia Rainbow
Autopubblicato

DATA DI PUBBLICAZIONE: Agosto 2014
GENERE: romance-fantascienza
PAGINE: 292
FORMATO: cartaceo
PREZZO: 15,90 €
ACQUISTABILE SU: You Can Print | IBS | 

TRAMA: Il rapporto tra Sarah e Gered è arrivato a rottura, ma nessuno può prevedere gli eventi che li porteranno ad avvicinarsi di nuovo. Una serie imprevista di difficoltà cambierà per sempre la vita di Sarah e porterà Gered ad affrontare il biasimo e il contrasto della famiglia.
In una escalation di fughe rocambolesche e momenti di suspense, si dipana il destino dei due protagonisti, che nel frattempo maturano e imparano a rapportarsi fra di loro.
Li accompagnano amici fidati disposti a tutto per servirli e proteggerli da chi li ha traditi nel modo più vile.
Dalle montagne innevate dell’Everest alle foreste dell’Amazzonia, dalle strade di Roma alle segrete della navicella madre, infine la loro strada sarà posta davanti a un bivio dal quale non è possibile fuggire.
I misteri e le verità nascoste lasciate in sospeso nel primo volume saranno svelati?
Appassionante e travolgente, questo secondo capitolo della trilogia ci farà conoscere gli aspetti più profondi dei protagonisti, mettendo in luce desideri e sentimenti sempre più forti. Una miscela di avventura e romanticismo che stupirà il lettore per la sua carica di dolcezza e adrenalina, immergendolo in un mondo tanto fantastico quanto reale.

L'AUTRICE
Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora passa il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è “The black mask”; segue “Flamefrost Due cuori in gioco”, primo capitolo della trilogia Flamefrost.

LINK UTILI

Allora, che ne pensate? *_* Io, personalmente, adoro queste copertine, in primis. 
Lo ammetto. Mi piacciono le immagini sbrilluccicose. 
*In un angolo a pensare ai suoi peccati*
Let me know!



Recensione | Stardust - Neil Gaiman

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Buon sabato a tutti, miei piccoli viandanti!
Arg, che periodo frenetico che è questo! Ho mille recensioni da postarvi, mille modifiche che vorrei apportare al blog, mille idee per mille post nuovi e rubriche e roba a random, ma zero tempo per mettermi seduta al pc e cercare di organizzare il tutto.
Riuscirò a farcela, prima o poi. Sono fiduciosa.
Anyway, oggi vi lascio una recensione che ho scritto un bel po' di tempo fa e che mi ha fruttato la vittoria al Torneo Tremaghi organizzato da Reading is Believing e Dreaming Fantasy(ahah! Prendi questo, Potter!).
Un po' diversa dalle mie solite, ma spero riuscirà comunque a farvi capire cosa ne penso di Stardust di Neil Gaiman.



Neil Gaiman
Stardust
Mondadori
Brossura, 245 pag.
9,45 €


« In una fredda sera di ottobre una stella cadente attraversa il cielo e il giovane Tristan, per conquistare la bellissima Victoria, promette di andarla a prendere. Dovrà così oltrepassare il varco proibito nel muro di pietra a est del villaggio e avventurarsi nel bosco dove ogni nove anni si raccoglie un incredibile mercato di oggetti magici. È solo in quell'occasione che agli umani è concesso inoltrarsi nel mondo di Faerie. Tristan non sa di essere stato concepito proprio lì da una bellissima fata dagli occhi viola e da un giovane umano e non sa neppure che i malvagi figli del Signore degli Alti Dirupi sono anche loro a caccia della stella...  »



Ho sempre guardato con una sorta di ammirazione e desiderio i libri di Neil Gaiman. Non so neanche io il perché ma tutto, a partire dalle cover per arrivare ai titoli evocativi, sembrava promettermi storie fantastiche e ricche di magia. Quindi, quando si è trattato di scegliere solo da dove iniziare, non ho saputo resistere e mi sono buttata subito su Stardust. Amo le stelle, come potevo lasciarmi scappare un romanzo che ne aveva una come co-protagonista?!

Tristan vive a Wall, cittadina che prende il nome dal muro di confine tra il mondo degli umani e il mondo magico. E' innamorato di Victoria, ragazza bellissima ma superficiale, e farebbe di tutto pur di conquistare il suo cuore. Così, quando i due vedono una stella cadente, Tristan le promette che andrà a raccogliergliela e gliela donerà.
Questo comporterà non solo il superamento del confine, ma anche un viaggio fuori dal comune, che porterà Tristan a fronteggiare strane avventure e personaggi bizzarri, oltre che a far chiarezza su alcuni avvenimenti del suo passato che sembrano un po' troppo oscuri.

Con Stardust, Neil Gaiman ci regala un romanzo dal sapore fiabesco. Tutto, a partire dalle ambientazioni per arrivare ai vari personaggi, potrebbe trovare posto in una raccolta di fiabe, di quelle che leggevamo quando eravamo piccoli.
La storia di Tristan viene raccontata con uno stile semplice e diretto, senza troppi artefici retorici o descrizioni, perfetto per conquistare i lettori più giovani e suscitare un po' di malinconia in quelli più grandi.
I personaggi non hanno un grande sviluppo e non sono granché caratterizzati, per la stessa ragione che fa in modo che nessuno di noi conosca ciò che passa nella testa del Principe Azzurro quando va a svegliare con un bacio la Bella Addormentata.
Sono cristallizzati lì, nel loro universo fiabesco, con le loro missioni da portare a termine e le loro fanciulle da salvare.
Per quanto io possa preferire romanzi che dedichino un ampio spazio all'introspezione dei propri abitanti, non posso di certo dire di essere rimasta delusa da questo mio primo approccio con Gaiman. Mi aveva promesso magia, e l'ho avuta. Mi ero aspettata avventure mirabolanti e personaggi fuori dal comune, e ho trovato anche quello. Alla fine, dopo aver letto un epilogo adorabile -anche se forse un po' affrettato-, mi sono ritrovata con un sorrisetto stampato in volto e la voglia di andare a ripescare il mio vecchio volume di fiabe dei fratelli Grimm.
Non credo sia il romanzo migliore di Gaiman, ma è certamente un buon titolo con cui iniziare.
Ehi, niente male!
Devo ammettere che, in questo caso, ho preferito la trasposizione cinematografica. Mi è sembrata più completa.
Voi che ne pensate? Lo avete letto? :3 Di Gaiman (ft. Pratchett) ho letto anche Buona Apocalisse a tutti, ma è così geniale che ho paura di recensirlo.



Tag | Confessioni di una Book Blogger

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Post originale qui
Buon lunedì a tutti, lettori!
Ieri sono finalmente riuscita ad andare al cinema a vedere la trasposizione cinematografica di Colpa delle Stelle.  Voglio rivederlo in inglese, ma mi è piaciuto tanto.
Domani, se tutto va bene, vi posto un commento\confronto più articolato :3
Oggi, invece, iniziamo la settimana con un qualcosa di più leggero. Mi sono innamorata di questo tag non appena Leda di Dreaming Fantasy lo ha proposto sul suo blog, quindi eccovi qui le mie confessioni da Book Blogger.
Le regole sono semplici: bisogna elencare dieci manie o abitudini o stranezze varie inerenti ai libri!



1. Quando leggo, sottolineo con un pastello blu i passaggi che più mi colpiscono. Non sottolineo solo frasi simil profonde o roba del genere, ma anche parti che, in quel momento, mi sembrano parlare di me. Quando poi riprendo in mano un libro, è bello soffermarmi sulle parti evidenziate e ricordare cosa mi aveva fatto scegliere proprio quella frase.

2.Sono una grande fan delle riletture. Da quando ho aperto il blog ho ovviamente meno tempo per
farlo, ma riesco sempre a concedermi un tuffo nei miei libri preferiti, letti e riletti milioni di volte.

3. Quando compro in libreria, mi assicuro che la copia che sto per acquistare sia perfetta. Se trovo un graffio, una piega, un'orecchietta o qualcosa del genere, lascio il libro sullo scaffale ed esco dal negozio sdegnata.

4.Non prendo appunti mentre leggo un libro. A lettura terminata, segno su un quadernino le miei impressioni generali e poi le metto a prendere polvere finché non arriva il momento di pubblicare la recensione.

5. Già che ci siamo, ho miliardi di recensioni arretrate. Leggo velocemente, ma non riesco a stare al passo con i post. Anche perché, a quel punto, dovrei proporvi recensioni 7 giorni su 7.
A questo proposito, il mio modus operandi per le recensioni è più o meno questo: cerco trama e copertina su interne, ripesco la pagina del quadernino, apro blogger, maledico l'editor perché non mi fa mettere la copertina nella posizione che voglio, maledico l'editor perché mi formatta male la trama, inizio a scrivere un riassunto della trama (che di solito mi viene da cani) e butto giù tutto quello che mi viene in mente pensando a quel determinato libro. Ovviamente, non seguo MAI i punti scritti sul quadernino.

6.Non rientro nella categoria di lettrici che ha un elenco di book boyfriends o roba del genere. Mi innamoro dei mondi, più che altro.

7. Nello scrivere i post, sono maniacale. Il carattere dev'essere giustificato, le immagini ben disposte con il testo, non devono esserci spazi in più e tutto deve avere una certa simmetria. Ecco perché maledico così tanto questo dannatissimo editor di Blogger.

8. In generale, voglio che i miei libri siano esteticamente perfetti. Però, visto che leggo da quando ero piccolissima, capita di trovare copie non proprio sanissime (in qualche libro ci sono persino macchie di cibo). Mi piace che quelle siano vissute. Fungono tutte da contenitore di ricordi e briciole di pane.

9.Controllo quotidianamente il blog e tutti i social ad esso collegato. Rispondo alle email dei due indirizzi, ai messaggi su Facebook e ai tweet, sistemo le affiliazioni e cerco di passare a lasciare un commento nei vari blog che seguo.

10. Quando leggo un libro che mi piace particolarmente, non riesco a non parlarne. I miei amici devono leggerlo, devono sapere quant'è bello quel libro, devono amarlo quanto me. Però, quando il resto del mondo inizia ad accorgersi di quel determinato libro, mi innervosisco. È come se invadessero una mia dimensione privata. Sciò.


Quando ho iniziato a scrivere questo post, ho pensato: "Cavolo, non ho dieci cose da dire su di me!". Adesso, invece, avrei voluto scrivervene almeno altri cinque.
MAAH!
Lasciamo perdere e passate a voi! Voglio sapere quali sono le vostre manie! Se non avete un blog, scrivetemi un commento e elencatemele, così magari ne rubo qualcuna *-*
Forza!
Un bacio,



By Pages or the Big Screen | Colpa delle Stelle

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Rubrica a cadenza casuale in cui vi parleremo delle trasposizioni cinematografiche dei libri, mettendo in mostra il nostro spirito da criticone croniche.
Buongiorno a tutti, viandanti!
Come promesso, oggi riesumo questa rubrica un po' dimenticata (in realtà la ricordo benissimo, è solo che sono troppo pigra per curarla come si deve) per parlavi dell'adattamento cinematografico di Colpa delle Stelle di John Green.
Non è stato per niente facile mettere insieme qualcosa di senso compiuto per parlarne, anche perché ho davvero faticato ad essere oggettiva e a non lasciarmi influenzare dal mio amore incondizionato per questo libro e dal fastidio provocato dal boom di popolarità che ha seguito il suo arrivo nelle sale cinematografiche.
Quando un romanzo crea un tale polverone mediatico è inevitabile che sbuchino gli pseudo intellettuali che devono dire la loro o, semplicemente, gente che non ha mai preso un libro in mano e che va a sbandierare i suoi "Okay?" come se non ci fosse un domani.
Si passa da un eccesso all'altro, e io mi irrito sia con i "Colpa delle Stelle è oggettivamente un libro non degno di essere definito letteratura" sia con i "omg cè è il libro più bll del mondo hihihi okay okay!".
Avere una scarsa tolleranza nei confronti del genere umano è un mio limite, quindi sorvoliamo e arriviamo al dunque.




Colpa delle Stelle

TITOLO ORIGINALE: The Fault in Our Stars
LINGUA ORIGINALE: Inglese
GENERE: drammatico, romantico
ANNO: 2014
PAESE DI PRODUZIONE: Stati Uniti
DURATA: 125 minuti
REGISTA: Josh Boone
SOGGETTO: John Green
DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox
INTERPRETI PRINCIPALI: Shailene Woodley (Hazel), Ansel Elgort (Augustus), Nat Wolff (Isaac), Laura Dern (Mrs Lancaster), Mike Birbiglia (Mr Lancaster), Willem Dafoe (Peter Van Houten), Lotte Verbeek (Lidewij Vliegenthart).
TRATTO DA: Colpa delle Stelle, John Green




Clicca qui per il trailer in inglese

Credo di averlo accennato giusto qualche volta, ma aspettavo questo film davvero con ansia. Ho adorato il libro e quindi, come ogni lettrice che si rispetti, ero in parte impaziente e terrorizzata in vista dell'uscita della trasposizione cinematografica. Vi dirò subito che, in generale, non ne sono rimasta delusa.

Per chi non sa di cosa stiamo parlando, Colpa delle Stelle è la storia di Hazel Grace Lancaster, un'adolescente malata di cancro. Non lasciatevi trarre in inganno da questa premessa, perché vi assicuro che la storia di Hazel è un vero e proprio inno alla vita e alla bellezza che si nasconde nelle piccole cose. È il racconto dell'esistenza di un'adolescente come tante, con i capelli corti e gli occhi grandi, che rilegge milioni di volte lo stesso libro, si innamora e, per caso, ha anche il cancro. Quindi, cari criticoni che vi aggirate su ogni social network immaginabile e accusate John Green di aver attuato una romanticizzazione della morte, date un attimo un'occhiata ai vostri appunti.

Dicevamo. Il film.
Personalmente, l'ho trovato molto fedele al libro. I dialoghi sono quasi riportati parola per parola e mi sembra siano stati resi più che bene.
Qualcosa è stato cambiato o reso più cinematografico(la dichiarazione di Gus, ad esempio), qualche altro dettaglio è stato tagliato (Kaytlin, l'amica di Hazel, e Caroline, l'ex ragazza di Gus
morta a causa di un tumore al cervello), ma in generale non mi hanno infastidita.
Mi è dispiaciuto solo che non ci fosse la scena dell'altalena e che abbiano tagliato il cameo di John Green (VERGOGNA!).
Quando è stato presentato il cast, all'inizio, vi avevo già detto di non essere troppo convinta della scelta dei due protagonisti. Beh, sono felicissima di dire che sono stata costretta a ricredermi.
Shailene è stata una Hazel perfetta, con i suoi atteggiamenti, l'aria malaticcia e quel viso acqua e sapone. Ho adorato la sua interpretazione, soprattutto in determinati momenti particolarmente intensi. Ansel Elgort è stato una vera scoperta. Non è il Gus che mi ero immaginata, ma ha dato vita a un Augustus Waters di tutto rispetto, con un fascino tutto suo e fuori dagli schemi. 
Sono più che soddisfatta anche dei personaggi secondari, anche se forse Isaac avrebbe meritato un po' di spazio in più (:D).
La cosa che mi ha innervosito più di ogni altra cosa, però, è stato il doppiaggio italiano.
I doppiatori cercavano di mettere un'enfasi un po' troppo esagerata e, in alcuni punti, mi sono sembrati piattissimi. Come se i personaggi non potessero provare più di un'emozione alla volta, e questo ha comportato che le scene più serie sembrassero finte. 
Ad esempio, la dichiarazione di Gus ad Hazel mi aveva quasi commossa nel trailer in lingua, mentre al cinema mi ha fatto storcere il naso per il modo in cui è stata detta. Non so se riesco a spiegarmi.
Altra cosa: le modifiche di traduzione.
Un'Imperiale Afflizioneè diventata Un'Afflizione Imperiale (perché?!) e anche le frasi più famose del libro sono state cambiate:
L'inglese "That's the thing about pain. It demands to be felt", è diventato nella traduzione italiana "È questo il problema del dolore. Esige di essere sentito", per trasformarsi in un "Il dolore esige di essere vissuto" cinematografico, che non ha nemmeno senso visto il contesto in cui è inserito.
Un altro esempio è la famosissima "I fell in love the way you fall asleep: slowly, and then all at once", diventato ''Mi sono innamorata così come si ci addormenta: piano piano, e poi tutto in una volta", che si è evoluto in un mirabolante "piano piano, poi profondamente".
Cosa cambia?, chiederete voi. In teoria, niente. In pratica sempre niente, ma mi fa dubitare ancora una volta della libertà di traduzione che noi italiani decidiamo di regalarci.

A parte questo, il film è stato esattamente come me l'ero aspettato.
Mi sono commossa in un paio di parti e la lacrimuccia mi è scesa nelle stesse parti in cui aveva fatto capolino quando leggevo.
Mi è piaciuto, con il suo essere divertente, ironico, pungente e straziante, con un epilogo che fa singhiozzare ma che lascia comunque uno spunto di riflessione, con le sue premesse sulla morte che, però, esaltano la bellezza della vita e ti fanno sentire fortunato ad essere ancora qui, ad avere ancora la possibilità di amare intensamente e di non sprecare neanche un secondo del tuo tempo.
Perché l'oblio è inevitabile, ma l'importante è avere qualcuno che, nel suo piccolo, si ricorderà di te

Prima di andare, vi lascio il video di All of The Stars di Ed Sheeran, colonna sonora del film e canzone che amo alla follia. Sono rimasta apposta durante i titoli di coda per poterla cantare a squarciagola ("So open your -sig- eyeees -sob- aaaand seeee -buaaaaah-" #ugly sobbing).


Ok, adesso la parola passa a voi! Cosa ne pensate? Lo avete visto? :3 Avete critiche da fare?
Io ho intenzione di vederlo in inglese, in modo da poter ignorare il doppiaggio.
Ditemi che ne pensate!
Un bacio,

WWW Wednesday #52

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Dopo mille settimane di pausa e tipo tre in cui ho lasciato fosse Mys a postarlo, torno ad appropriarmi del WWW Wednesday.
La ragione della mia latitanza è molto semplice: dopo il carico di libri di Agosto, a Settembre ho letto solo un libro. Uno. E l'ho finito l'altro ieri notte. Davvero un risultato deludente, contando che sono passati quasi venti giorni dall'ultima lettura completata (grazie per il suggerimento, Goodreads). Wall of shame for Mel.
La mia mucca ringrazia.
Ma a mia discolpa c'è da dire che blabla esami blabla studio blabla ho fame, quindi lasciamo perdere e andiamo a vedere quale unico libro ho finito in questo periodo.


WHAT ARE YOU CURRENTLY READING?
(Cosa stai leggendo?)
Ho iniziato ieri Lo strano caso dell'Apprendista Libraia di Deborah Meyler. Era un po' che volevo leggere qualcosa che parlasse di libri o librerie e questo libro è capitato proprio al momento giusto. 
Ho dato giusto un'occhiata al primo capitolo, quindi è troppo presto per darvi qualche dettaglio. Per ora, vi dico solo che sono innamorata della copertina. Mi piace da impazzire.


WHAT DID YOU RECENTLY FINISH READING?
(Cos'hai appena finito di leggere?)
Cos'è che vi avevo detto? Un solo libro: Half Bad di Sally Green. Bello, bello, bello. Mi ha trascinato in un mondo dove la magia sembra quella che riempiva l'universo di J.K Rowling, senza però provocare una spiacevole sensazione di deja vu. Devo parlarvene meglio in una recensione, ma sappiate già a prescindere che non vedo l'ora di avere il seguito e che voglio la copia cartacea.


WHAT DO YOU THINK YOU'LL READ NEXT?
(Cosa pensi che leggerai in seguito?)
Il mondo, con ogni probabilità. No, siamo seri. Una volta chiusa questa orribile sessione passato questo mese, avrò una bella pila di libri ad aspettarmi. Sono quasi sicura che il primo titolo che attaccherò sarà Il Labirinto di James Dashner, che non vedo l'ora di leggere e ho comprato in un momento di pura follia (ve ne parlerò meglio nel post delle new entries, non temete).


Credo che sia il WWW Wednesday più misero che io abbia mai scritto. Ne sono sconcertata.
Ma non siamo qui a piangere sulla pozione versata! Fortunatamente ho le mie millemila recensioni arretrate da propinarvi :D potrei non leggere più per... almeno quattro mesi, direi!
Com'è andata la vostra settimana, invece? Cosa state leggendo?
Un bacio!

Recensione | La linea sottile - Denise Aronica

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Buon sabato, lettori!
Oggi sono abbastanza di fretta: devo studiacchiare un po' e poi mi preparo ad andare agli Scavi di Pompei con i miei due besties. Oggi restano aperti fino a notte inoltrata, sarà una cosa schifosamente suggestiva! *_*
Nel frattempo, però, vi lascio la recensione di un romanzo autopubblicato di cui ci tenevo molto a parlarvi. Probabilmente conoscerete l'autrice come la blogger di Reading is Believing, ma vi assicuro che il talento di Denise Aronica va ben oltre la capacità di buttar giù magnifiche recensioni e post originali!





La linea sottile
Denise Aronica 
La linea sottile #1 
Autopubblicato

« Quando Beth torna dal college per l’estate nella piccola cittadina di Queen’s Creek, in Arizona, non sa che la sua vita sta cambiare. Senza rendersi conto di come o perché, si ritrova a passare attraverso uno specchio e finisce in un mondo apparentemente simile al suo, ma non del tutto identico. Nella realtà al di là dello specchio, infatti, la madre di Beth, morta suicida anni prima, è viva e vegeta e le appare davanti canticchiando mentre si appresta a fare il bucato. Anche suo fratello maggiore, Joe, scomparso da mesi, si aggira per casa in tutta tranquillità e la sua sorellina più piccola, Amy, da tempo ricoverata in una clinica psichiatrica, sembra stare alla grande. Beth scopre che qualsiasi specchio diventa una porta, sotto le dita di chi, come lei, possiede il Dono. E che attraverso quella porta si può avere accesso a infinite possibilità. Infiniti mondi alternativi. Assieme al suo amico immaginario, Peter, e alla sua migliore amica, Charlie, Beth scoprirà la verità sulla sua famiglia e verrà coinvolta in un qualcosa che si rivelerà essere più grande di lei. Qualcosa che potrebbe mandare in frantumi la sua vita. Riuscirà a vegliare su coloro che ama e, allo stesso tempo, a fare la cosa giusta prima che sia troppo tardi? »



La vita di Beth ha una piega tutt'altro che semplice: sua madre si è suicidata, sua sorella Amy è chiusa in una clinica psichiatrica, suo fratello è scomparso, suo padre è assente. Da quando è rimasta completamente sola, una sola persona l'aiuta a riempire le sue ore vuote. Peter, un ragazzo adorabile, gentile, sempre pronto a sostenerla e a tenerla compagnia. Almeno quest'aspetto della sua vita sembrerebbe perfetto, se non fosse per un minuscolo dettaglio: Beth è l'unica a poter vedere Peter.Il suo psicologo sostiene che Peter sia un modo per il suo subconscio di sopperire alla mancanza di suo fratello Joe, Peter sostiene di essere stato vivo una volta, mentre Beth, semplicemente, crede che lui sia il suo amico immaginario. Un giorno, per quello che sembra un puro caso, Beth si ritrova ad attraversare uno specchio e finisce in un mondo che sembra esaudire ogni suo desiderio: sua madre è ancora viva, i suoi fratelli sono felici e insieme e le uniche preoccupazioni che l'assillano sono quelle che spettano a qualsiasi ragazza della sua età.
Beth scoprirà che quello non è che uno degli infiniti universi alternativi esistenti e lei, per una qualche ragione, è in grado di attraversarli. A questo dono, però, seguirà una spiegazione non troppo facile da digerire ed una posta in gioco forse troppo elevata.

Ero emozionatissima all'idea di leggere questo libro. Ho preferito prenderlo in ebook per ragioni di spazio (a proposito: mi serve una libreria nuova), ma me ne sto pentendo amaramente, perché mi piacerebbe da morire avere la mia piccola copia cartacea!
Da questa premessa, potrete intuire che La Linea Sottilemi sia piaciuto davvero tanto! Credo che Denise abbia fatto un ottimo lavoro su tutti i campi. Ma andiamo un po' nello specifico.
La trama, nonostante parta da un argomento abbastanza usato nella narrativa, ha degli elementi originali che la rendono diversa da qualsiasi cosa abbia letto fin'ora. Ogni interrogativo - o quasi - sollevato nel corso della storia va ad incastrarsi alla perfezione nel quadro complessivo della vicenda.
Ho adorato i personaggi e il modo in cui l'autrice li ha caratterizzati. Beth è un'ottima protagonista, forte e per niente passiva, e Peter è la quintessenza dell'amore e della dolcezza. Mi veniva voglia di entrare nel libro e di spacioccarlo!
Il mio personaggio preferito, però, è Charlie, la migliore amica di Beth. Semplicemente un genio. Lei è anche uno degli estremi della mia OTP (hai sentito, Deni? Vedi cosa devi fare per accontentarmi!).
Fangirlamenti entusiastici a parte, La Linea Sottile non è un libro perfetto. Lo stile di Denise è ancora acerbo, seppur scorrevole e piacevolissimo da leggere. Per essere proprio puntigliose, ho trovato alcuni punti poco approfonditi e avrei voluto che l'autrice si fosse soffermata un po' in più sul lato sci-fi della storia (cosa succede quando le Beth di due mondi si trovano ad incontrarsi? Possono coesistere semplicemente?). Tutto questo, però, passa in secondo piano nel momento in cui la storia ti cattura, i personaggi ti emozionano e ti ritrovi ad aver finito il libro troppo presto e a volerne ancora di più.
Quindi, non posso che consigliarlo a tutti coloro che cercano una storia originale, emozionante e dolcissima, con un pizzico di avventura e con delle basi che promettono un seguito davvero scoppiettante.
Bello bello bello!
Sono davvero soddisfatta di questa lettura! Indiscrezioni (n.d. il blog ufficiale dell'autrice) mi dicono che Deni abbia iniziato a lavorare a Oltre la linea, capitolo conclusivo della duologia.
Non vedo l'ora che esca! Nel frattempo, stringo i libri sui miei scaffali per far posto alla copia cartacea che sicuramente ordinerò.
Voi che ne pensate? Lo avete letto?
Ditemi un po' la vostra!
Un bacio,



I Want You | Io prima di te; American Gods

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I Want You è la rubrica di cui ci serviremo per presentarvi quei libri che vogliamo
vogliamo VOGLIAMO con tutte noi stesse.

Buon pomeriggio a tutti, raggi di sole!
Gli ultimi due giorni sono stati piuttosto neri. Con l'umore che mi ritrovo, gradirei che le condizioni atmosferiche si sbilanciassero su qualcosa di più indicato (tipo fulmini e saette, per intenderci), invece nella mia ridente cittadina sul mare si sfiorano ancora i trenta gradi.
Bello, se voi non foste obbligati a stare con la testa sui libri e non foste letteralmente soffocati dall'afa.
Visto che ero alla ricerca di qualcosa che mi potesse tirare su il morale, mi sono ritrovata a spulciare la mia wishlist su Amazon e a pregustare la fine della sessione estiva, momento in cui darò fondo alle mie finanze e mi auto regalerò il mondo.
Quindi, ho pensato di presentarvi i due nuovi entrati nella mia infinita lista dei desideri.
Non sono nuove uscite, ma ormai lo sapete che sono sempre l'ultima a scoprire le cose.


Jojo Moyes
Io prima di te
Mondadori
Copertina rigida, 391 p.
14,90 €


« A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell'autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un'esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l'altro per sempre. "Io prima di te"è la storia di un incontro. L'incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto successo, la ricchezza e la felicità, e all'improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l'una all'altra a mettersi in gioco. »

Tra film in uscita (con Finnick e la khaleesi come protagonisti, non so se mi spiego), il raiting stellare su Goodreads e il fatto che ultimamente me lo stiate consigliando tutti, non ho proprio potuto fare a meno di infilarlo in wishlist. L'ho sempre snobbato, ma credo sia arrivato il momento di ricredersi.





Neil Gaiman
American Gods
Mondadori
Copertina morbida, 523 p.
11 €


« Appena uscito dopo tre anni di carcere, Shadow fa conoscenza con un enigmatico Mister Wednesday che gli offre di lavorare per lui. Rimasto senza risorse né famiglia, Shadow finisce per accettare. Ma ci metterà ancora qualche tempo per capire chi sia davvero il suo boss: Odino, la somma divinità del pantheon nordico, arrivato in America con una nave di vichinghi e che ora tira a campare come può. Come lo slavo Chernobog, ridotto a vivere della pensione maturata negli anni di lavoro al macello di Chicago, come l'africano Anansi,come la celtica Easter e la mediterranea Bilquis che batte i marciapiedi di Hollywood, come tutte le divinità maggiori e minori, dimenticate in un mondo che venera altri dèi, più belli e nuovi. È per muovere battaglia contro di loro che Wednesday ha arruolato Shadow, e per reclutare i compagni di lotta i due si metteranno on the road attraversando il lungo e in largo l'America più profonda. Fino al giorno della battaglia finale, uno scontro di proporzioni epiche per conquistare l'anima stessa dell'America. »

Ok, diciamo che questo invece staziona nella mia wishlist più o meno dall'alba dei tempi. Sembra assurdo ma, per una sorta di strana congiunzione astrale, non riesco mai a comprarlo. Mai. Succede sempre qualcosa (tipo, copia rovinata in libreria, copia non reperibile online, scarsa grana nel portafogli) e finisco col non prenderlo. Ma. Io. Lo. Voglio. Adesso.



La mia paypal sta già tremando. Riesco a sentirla.
Il mio autocontrollo resisterà ancora per poco.
Meglio tornare a studiare.
Un bacio a tutti!



Recensione | Doll Bones - La Bambola di Ossa - Holly Black

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Ciao a tutti, Mysamigos!
Sono appena riemersa dalla sessione di settembre! YEEH! Mi è costata cara (ieri è stata probabilmente una delle peggiori giornate della mia vita), ma ne sono fuoriiii! *_*

Festeggiamo con una bella recensione!


Holly Black
Doll Bones - La Bambola di ossa
Mondadori
220 pag.
17,00 €

«A dodici anni, Zach passa i pomeriggi a inventare storie con le sue due migliori amiche, Poppy e Alice: i tre hanno affidato il dominio del loro regno immaginario all'enigmatica Regina, una bambola di porcellana così perfetta da sembrare viva. Un brutto giorno il padre affronta Zach intimandogli di crescere e di cominciare a interessarsi a cose "da grandi". Il mondo di Zach sembra andare in frantumi, finché una notte la Regina compare in sogno a Poppy, rivelandole di essere stata una bambina in carne e ossa di nome Eleanor, le cui ceneri si trovano ora all'interno della bambola; Eleanor non avrà pace finché non sarà seppellita nella sua tomba, in una lontana cittadina dall'altra parte degli Stati Uniti. I tre ragazzi partono nel cuore della notte, dormendo sotto le stelle, accampandosi nei cimiteri, incontrando bizzarri personaggi che parlano alla bambola scambiandola per una bambina vera, in un viaggio che cambierà per sempre le loro esistenze. »

Quando ho iniziato questo libro, ero straordinariamente fiduciosa perché, dopo Le Cronache di Spiderwick (che a mio tempo ho assolutamente adorato) il nome di Holly Black è diventato una sorta di garanzia. Mi sono persa I Segreti di Coldtown (Mel non me ne ha parlato benissimo, quindi l'ho messo da parte) ma quando è arrivato Dollbones, con questa copertina e questa premessa semi-inquietante, non ho potuto resistere. E non sono stata delusa.


Zach, Poppy e Alice hanno dodici anni a cranio ma, ogni pomeriggio, si incontrano e inventano delle storie interpretate dai loro pupazzi. Hanno una bella trama articolata che si snoda e si sviluppa, un'ambientazione ben strutturata e addirittura un personaggio misterioso che domina sugli altri, la Regina, interpretata da un'inquietante bambola di porcellana che la mamma di Poppy tiene in chiusa in una cristalliera a casa. A nessuno dei tre importa che ormai vengono ritenuti troppo grandi per questi giochi. Le loro storie sono troppo importanti. Persino quando sono a scuola si scambiano dei bigliettini in cui uno scrive delle domande e l'altro risponde, in modo che, nel pomeriggio, hanno già una parte della trama sviluppata. 
Poi qualcuno decide che il gioco deve finire.
Il padre di Zach, recentemente tornato a casa dopo una separazione dalla moglie, pensa bene di buttare via i pupazzi di Zach, perché il figlio si renda conto che è arrivato il momento di crescere.
Zach è assolutamente devastato. Suo padre non aveva alcun diritto a fare una scelta del genere al posto suo. E la storia, adesso..?

Decide di non dire niente a Poppy e Alice, anche quando si presentano alla sua finestra, nel cuore della notte, con una storia incredibile.
Poppy dice di aver sognato la Regina, che in realtà è fatta con le ossa di una bambina, Eleanor, che chiede a Poppy di portarla nella sua tomba, altrimenti gliel'avrebbe fatta pagare. E così, Poppy ha convinto Alice, che per seguire l'amica in quest'avventura dovrà infrangere l'asfissiante controllo di sua nonna e rischiare la reclusione a vita. Alla fine, anche Zach acconsente e i tre partono.


Sono molti gli elementi di questa storia che ho amato a livello proprio personale. In primis, il gioco. Anche io ho passato la mia infanzia così, coinvolgendo soltanto gli amici di cui mi fidavo. Inventavo storie decisamente assurde e facevo passare i pomeriggi così. Ho trasformato il mio cortile nel fondo marino (la mia fissa per le sirene), in un'arena di combattimento (ero una bambina deviata che guardava Dragon Ball), in una foresta, in Hogwarts.
Tutti e tre i protagonisti vengono messi davanti all'inevitabilità del crescere, diventare adulti e lasciare i giochi alle spalle. Ognuno reagisce in modo diverso. Poppy è quella in cui mi sono rivista di più. Lei ha notato il cambiamento nei suoi amici, li sta vedendo crescere sotto i suoi occhi, ma lei non sembra disposta a cedere. Lei resterà così ed è questo che la spaventa: che rimanga sola a portare avanti la storia. 
E questo mi porta al secondo punto: l'evoluzione dei personaggi. Per i tre protagonisti, il viaggio alla ricerca della tomba di Eleanor è, in un certo senso, terapeutico. Si rendono conto che non hanno più la fiducia cieca e infantile di prima nei confronti della fantasia. Arrivano al punto in cui pensano che crescere sia abbandonare l'infanzia e, alla fine, quasi un'acquisizione tacita, capiscono che il gioco non va abbandonato, solo cambiato un po'. Un altro personaggio di cui non mi aspettavo un risvolto positivo è il padre di Zach, che ha abbandonato lui e sua madre, che è tornato perché ha fallito e che ha buttato i giochi di Zach. Alla fine, si redime. Anche se ho trovato il fatto che "si comporta così perché è stato cresciuto così" una scusante un po' banale, la gentilezza che riesce a mostrare al figlio mi ha sorpresa. Da un libro così -di una fascia per lettori giovanissimi- non mi aspettavo un risvolto del genere.
Altra cosa che ho amato è la storia di Eleanor, la bambina le cui ossa costituiscono la bambola protagonista del viaggio. Assolutamente inquietante. Questa bambola sembra effettivamente avere vita propria, entra nei sogni dei ragazzi e, al suo interno, c'è un sacchetto di ceneri umane. Pane per la fan di Supernatural che è in me. 
In questo libro ho ritrovato lo stile delle Cronache di Spiderwick, quello adatto alle ambientazioni quasi fiabesche, misteriose e vagamente inquietanti. Perfettamente in linea con la storia.
Piccola nota personale: in questo libro ci sono riferimenti a Doctor Who, i Beatles, Harry Potter, il Signore degli Anelli e Percy Jackson. Praticamente, Holly Black potrebbe essere la migliore amica mia e di Mel, insieme a Rainbow Rowell.
In definitiva, ho amato questo libro. Mi ha ricordato la mia infanzia, mi ha dato una storia dalle sfumature inquietanti con una bambola di porcellana e ha un messaggio positivo sulla crescita. Holly Black, i applaude you!
Sono quattro Wolverine e non cinque perché io sono difficile da accontentare. Cerco sempre la mistica scintilla in un libro, altrimenti non sono pienamente contenta.

"Zach per un attimo ebbe la sensazione che forse nessuna storia era una bugia. Non lo erano quelle di Tinshoe Jones sugli alieni. Non lo erano quelle di suo papà sul fatto che le cose potevano migliorare o peggiorare. Ed evidentemente non lo erano neanche quelle di Poppy sulla Regina. Forse ogni storia era realtà."

Bello bello bello!
Voi che ne pensate? Lo avete letto? Lo leggerete? *_*
Let me know!

Fangirl Friday | HeForShe

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Fangirl Friday è una rubrica a cadenza settimanale, in cui vi parleremo di tutto ciò per cui abbiamo un'ossessione, sia in campo libresco che non.
Di solito mi servo di questa rubrica per straparlare di tutto ciò che mi appassiona e che non rientra nell'ambito letterario.
Oggi, più che altro, voglio porre l'accento su un argomento che mi sta molto a cuore, che è molto attuale e che è stato riportato alla ribalta da Emma Watson, grazie alla sua campagna HeForShe.
HeForSheè un movimento che ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dell'uguaglianza tra uomini e donne, per abbattere le differenze di genere e combattere la violenza sulle donne.
Non credo che in Italia se ne sia parlato abbastanza.
Rimando a dopo le mie opinioni, per il momento vi lascio al video del discorso che Emma, in qualità di Ambasciatrice delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne, ha tenuto lo scorso sabato 20 Settembre durante l'Assemblea Generale dell'ONU.
Vi consiglio davvero di guardarlo: questa donna ha detto tutto quello che avrei voluto dire io al riguardo.




« Sono stata eletta ambasciatrice di buona volontà dell'ONU Donne sei mesi fa, e più ho parlato di femminismo e più mi sono resa conto che troppo spesso combattere per i diritti delle donne diventa sinonimo di odiare gli uomini. Se c'è una cosa che so con certezza è che questo deve finire. Per la cronaca, il femminismo per definizione è la convinzione che uomini e donne debbano avere pari diritti, pari opportunità. E' la teoria dell'uguaglianza politica, economica e sociale dei sessi.  
Ho cominciato a mettere in dubbio le supposizioni basate sul genere tanto tempo fa. Quando avevo 8 anni ero confusa dal fatto che mi definissero dispotica perché volevo dirigere le recite che allestivamo per i nostri genitori; ma ai maschi non succedeva. Quando a 14 anni, ho cominciato ad essere sessualizzata da certi elementi dei media. Quando a 15 anni, le mie amiche hanno cominciato ad abbandonare le squadre degli sport che amavano perché non volevano apparire muscolose. Quando a 18 anni, i miei amici [maschi] non erano capaci di esprimere i loro sentimenti... ho deciso che ero femminista e la cosa mi sembrava tutt'altro che complicata. Ma le mie ricerche più recenti mi hanno dimostrato che "femminismo"è diventata una parola impopolare. Le donne si rifiutano di identificarsi come femministe. A quanto pare, [io] sono tra le schiere di donne le cui parole sono percepite come troppo forti, troppo aggressive, isolanti e anti-uomini, persino non attraenti. Perché è diventata una parola tanto scomoda? »

« Sfortunatamente, posso dire che non c'è neanche una nazione al mondo in cui le donne possono aspettarsi di ricevere questi diritti. Nessuna nazione al mondo può dire di aver raggiunto la parità dei sessi. Considero questi diritti dei diritti umani.»

« Uomini. Vorrei cogliere quest'occasione per estendervi un invito formale. La parità di genere è anche un problema vostro. Perché fino a questo momento, ho visto il ruolo di mio padre considerato meno importante dalla società, nonostante da piccola avessi bisogno della sua presenza tanto quanto quella di mia madre. Ho visto giovani uomini affetti da malattie mentali, incapaci di
chiedere aiuto per paura di apparire meno virili, o meno uomini. Infatti, nel Regno Unito il suicidio è la prima causa di morte degli uomini tra i 20 e i 49 anni, eclissando incidenti stradali, cancro e malattie cardiache. Ho visto uomini resi fragili ed insicuri dalla percezione distorta di cosa sia il successo maschile. Neanche gli uomini beneficiano dei diritti della parità di genere. Non parliamo molto spesso di come gli uomini siano imprigionati dagli stereotipi di genere, ma riesco a vedere che lo sono. E quando ne saranno liberati, come conseguenza naturale le cose cambieranno anche per le donne. Se gli uomini non devono essere aggressivi per essere accettati, le donne non si sentiranno in dovere di essere sottomesse. Se gli uomini non devono controllare, le donne non dovranno essere controllate. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere sensibili. Sia gli uomini che le donne devono sentirsi liberi di essere forti. E' tempo di concepire il genere su uno spettro, e non come due serie di valori opposti. Se smettiamo di definirci l'un l'altro in base a cosa non siamo, e cominciamo a definire noi stessi in base a chi siamo, possiamo essere tutti più liberi. Ed è di questo che si occupa He For She. Di libertà. »

« Nella mia agitazione per questo discorso, e nei miei momenti di insicurezza, mi sono detta con fermezza: se non io, chi? Se non ora, quando? »

« Se credete nella parità, potreste essere uno di quei femministi involontari di cui ho parlato prima e per questo, mi complimento con voi. Stiamo facendo fatica a trovare una parola che ci unisca, ma la buona notizia è che abbiamo un movimento che ci unisce. Si chiama He For She. Vi invito a farvi avanti, a farvi vedere e a chiedervi: se non io, chi? Se non ora, quando? Vi ringraziamo tantissimo »


Che dire che non sia già stato detto?
Personalmente, trovo assurdo che nel 2014 ci si trovi ancora in condizione di specificare il significato del termine femminismo, a chiedere qualcosa che dovrebbe essere una semplice conseguenza dell'essere delle persone, a combattere per dei diritti che ci spettano e che non dovrebbero essere minimamente messi in discussione.
Siamo abbastanza avanti tecnologicamente parlando da riuscire ad essere connessi in tempo reale con il mondo interi, ma siamo così arretrati da un punto di vista mentale da non riuscire a vedere ad un palmo dal nostro naso.
E capiamoci bene: se siamo arrivati a tanto, è colpa dell'ignoranza generale. Senza nessuna differenza di genere. Perché, così come mi fa infuriare un "donna, vai in cucina", allo stesso modo resto basita davanti a un "gli uomini non possono piangere!1!".
Gente, siamo essere umani. Tra i 6 miliardi di persone che abitano il nostro pianeta ci sono uomini e donne, bianchi e neri, sarcastici e seriosi, musoni e sorridenti, stonati e geni musicali, animali sociali e sociopatici. Siamo tutti diversi l'uno dall'altro. Perché una di queste differenze dovrebbe rappresentare un motivo per strapparci via i nostri diritti?

Il cambiamento è graduale, ma bisogna pur partire da qualcosa, e io parto da questo.
Scelgo di parlarne, di diffondere questo messaggio, di spiegare il mio punto di vista e di confrontarlo con quello degli altri.
Scelgo di render noto il mio essere femminista e di battermi per la parità dei sessi. Resto nel mio piccolo e mi sbraccio dietro ad un computer, occupando la bacheca di blogger e sfruttando al massimo quel poco di visibilità che mi concede il mio blog.
Scelgo di restare inorridita davanti alla violenza, contro chiunque essa sia perseguita.
Scelgo di comportarmi da essere umano e di pretendere diritti equi.
Scelgo di andare oltre la guerra tra uomini e donne, per combattere contro l'ignoranza.


E sì, domani mi scatto pure la fotografia.
Non so quanti di voi abbiano skippato questo lunghissimo post o quanti, in realtà, lo abbiano letto davvero.
Ad ogni modo, spero che scegliate anche voi di parlarne. Spero che questo cambiamento possa finalmente avviarsi.
Se non io, chi? Se non ora, quando?




10 delle librerie più belle del mondo

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Buon inizio settimana a tutti, lettori!
Oggi vi propongo un post un po' particolare. Volevo pubblicarlo già la settimana scorsa, ma la mia connessione internet non ha collaborato e sono stata costretta a farlo marcire nelle bozze.
Comunque, è nato perché, mentre girovagavo su Tumblr senza una meta, mi sono imbattuta in una serie di fotografie delle librerie più belle del mondo. Scavando più a fondo, ho scoperto che a Marzo la BBC ha stilato una classifica delle dieci librerie più belle del mondo e... sono rimasta letteralmente incantata. Così, ho pensato di mostrarle anche a voi *-* queste librerie sono davvero meravigliose, mi trasferirei dall'altra parte del mondo solo per poterci entrare ogni giorno!
Sono sicura che faranno lo stesso effetto anche su di voi.


Polare Bookstore, Maastricht
In origine era una chiesa domenicana del tredicesimo secolo, ora il Polare Bookstore è sicuramente una libreria che innalza la lettura a livello di... esperienza religiosa. Purtroppo, però, a Febbraio i proprietari hanno dichiarato bancarotta e la libreria si mantiene in vita solo grazie a petizioni e una campagna di finanziamento collettivo avviata dal personale.



















El Ateneo, Buenos Aires
Questa libreria mi fa letteralmente venire gli occhi a cuoricino. Creata in quello che era il Teatro Grand Splendid, oggi è un richiamo irresistibile per i lettori un po'... drammatici. Tra palchetti in cui poter leggere, affreschi sul soffitto e lo splendore di quello che è un teatro a tutti gli effetti, per me funge proprio da calamita. Voglio andarci. Tipo ADESSO.


















Libreria Acqua Alta, Venezia.
La BBC la definisce "l'unica libreria subacquea del mondo". Infatti, l'acqua alta veneziana causa non pochi problemi ai gestori di questo piccolo angolino magico. La cosa, però, si risolve con semplicità: basta spostare i libri sui ripiani più alti e il gioco è fatto! Per le strade di Venezia la gente cammina con gli stivaloni, ma la Libreria Acqua Alta resta aperta e sguazza nel suo elemento.


















Libreria Avant-Garde, Nanjing
Non la mia preferita tra quelle in lista, devo essere sincera, ma ha comunque il suo fascino. Sorge al posto di quello che era un parcheggio, in passato utilizzato anche come rifugio anti atomico. Occupa ben 4000 mq e al suo interno c'è la replica di un dipinto di Rodin.















El Péndulo, Città del Messico
I clienti di questa libreria possono girovagare tra gli scaffali (e la vegetazione), oppure prender posto al caffè interno e ascoltare musica live. Per il ventesimo anniversario dell'apertura, sono stati distribuiti 1000 libri gratis. Tutti, però, erano contrassegnati da un bigliettino: "Questo è un libro gratuito. Leggilo e poi lascialo in un altro posto pubblico". Geniale.


















Livaria Lello, Oporto
Una libreria tutta Art Nouveau, con le sue curve e le colonne. È aperta fin dagli inizi dell'Ottocento e io la trovo semplicemente meravigliosa.
Attenzione, Potterhead! Se questa libreria vi dà un senso di deja vu, è perché al suo interno sono state girare le scene del Ghirigoro!


















Bart's Books, California
Si definisce "il più grande negozio di libri all'aperto del mondo". Creata nel 1964 da Richard Bartinsdale che, semplicemente, voleva un posto in cui vendere i libri che non voleva più, ha una particolarità: una buona parte delle vendite avvengono ancora secondo le regole del codice d'onore e i passanti possono acquistare libri lasciando il denaro dovuto in una lattina da caffè. 



Shakespeare & Company, Parigi
Io amo questa libreria. Non l'ho mai vista dal vivo, ma la amo. Aperta sulla Rive Gauche nel 1951, da un americano, George Whitman, e gestita dalla figlia Sylvia fino alla sua scomparsa, 3 anni fa, è stato meta abituale di scrittori della beat generation, come Allen Ginsberg e William S. Burroughs. Da sempre la libreria, che è anche biblioteca, con possibilità di noleggiare opere, fornisce un servizio extra: agli scrittori in transito viene offerto il pernotto gratuito: al piano superiore dell'edificio ci sono infatti 13 letti che Whitman aveva voluto "mettere a disposizione" degli autori in transito nella Ville Lumière. Non è meraviglioso? E guardate quant'è bella e pittoresca ç_ç




















Corso Como, Milano
Seconda libreria nostrana a comparire in questa lista, anche se non è che mi faccia impazzire. La trovo molto fredda. La libreria, all'interno del complesso creato da Carla Sozzani, fornisce un repertorio di pubblicazioni d'arte, design, cultura e moda. Un settore ben specifico, per intenderci!


















Honesty Bookshop, Hay-on-Wye
Ecco. Ho appena consegnato il mio cuore a questo angolino gallese. La piccola città, al confine con l'Inghilterra, è un luogo per librofili, con un festival della letteratura in atto ormai da oltre 25 anni, e descritto da Bill Clinton come una "Woodstock dello spirito". Una trentina di librerie animano le sue stradine. Sbavo. Che meraviglia.




























Cosa ne pensate? Io sono completamente innamorata dell'ultima. Voglio trasferirmi a Hay-on-Wye. Dev'essere una cosa meravigliosa!
Che bello, che bello, che bello ç_ç

Blogger Love Project 2.0 | Introduzione & Iscrizioni

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Tatatadaaaan!
Esatto, miei bellissimi lettori. Il Blogger Love Projectè tornato! Seconda edizione, tante nuove idee, nuovi spunti... ma stessa squadra! Anche stavolta, infatti, il mio blogghino, Sweety Readers e She was in Wonderland si faranno portavoce di uno scoppio di ammmore che sommergerà la blogosfera!
Ma facciamo un passo indietro. Che cos'è il Blogger Love Project? Semplicissimo: è un'iniziativa che si prefigge lo scopo di condividere il nostro amore per la blogosfera, per i nostri angolini e per i blog che seguiamo quotidianamente!
Perché, ammettiamolo, siamo tutti mossi da ottime intenzione, ma capita che non riusciamo a preparare quel determinato post, a lasciare un certo commento, a sistemare qualcosina nella grafica, a metterci al passo con i post che i nostri colleghi hanno pubblicato in settimana.Il Blogger Love Project nasce proprio dall'idea di dedicare più tempo alla blogosfera, non importa come o quando. La cosa fondamentale è quella di concentrarci sulla community, di coccolare un po' il nostro blog e i nostri lettori e, soprattutto, di regalare un po' del nostro tempo ai blog che seguiamo!

Dicevamo. Blogger Love Project 2.0. Rispetto alla prima edizione ci sono un bel po' di novità, altrimenti dove sarebbe il divertimento? Ad Aprile ci avete lasciato i vostri feedback e molti di voi avevano proposto di allungare la durata dell'iniziativa, in modo da diramare meglio le attività.
Detto fatto: il BLP 2.0 durerà la bellezza di due settimane.
È un bel passo rispetto ai tre giorni della prima edizione, vi aspettano quindici giorni pieni di tag, mini-challenge e attività varie (e un giveaway finale. Credevate davvero che ci fossimo dimenticate del giveaway?).
La smetto di straparlare e vado un po' nei dettagli!


CHI PUÒ PARTECIPARE AL BLOGGER LOVE PROJECT?
Tutti, ovviamente! Che siate blogger o lettori, l'iniziativa è tutta per voi! 
I Blogger possono usare questi giorni per curare un po' il proprio blog e dedicarsi a quelle cose che normalmente passano in secondo piano o che non avete tempo di fare, che sia un cambio grafico, la pianificazione dei post, il recupero delle recensioni arretrate o le rispose ai commenti!
I Lettori, invece, possono approfittare dell'iniziativa per stalkerare i loro blog preferiti, partecipare alle mini-challenge sia sui blog che sui social network e, perché no, scoprire anche nuovi angolini!
Ricordate di taggare i vostri post con #BloggerLoveProject, così possiamo trovarli anche noi!


COME FUNZIONA DI PRECISO? 
Ogni giorni ci saranno delle Mini-Challenge, tag, idee e iniziative varie a cui potranno partecipare i Blogger (creando un post sul proprio blog) e i Lettori (commentando sotto i relativi post dell'iniziativa o condividendo sui social network con il tag #BloggerLoveProject). Più parteciperete, più possibilità avrete di vincere il Giveaway finale, ma tenete presente che la partecipazione a tutte le attività non è assolutamente obbligatoria: fate solo quello che più vi ispira!
Di volta in volta, ci sposteremo nei tre blog che ospitano l'iniziativa: si inizia domenica 12 Ottobre da Juliette, su Sweety Readers, poi ci alterneremo fino ad arrivare al post conclusivo da Veronica di She Was In Wonderland.


PROGRAMMA
(qui potrete trovare i dettagli di ogni attività)

DAY ONE
Domenica 12 ottobre |Sweety Readers
12:00: Let’s Get Started!

DAY TWO
Lunedi 13 ottobre | The Bookshelf
14:00: Before i was a blogger + 10 libri scoperti grazie al blog!
18:00: Following Chain!
19:00/20:00: Blogger Love Chat!

DAY THREE
Mercoledì 15 Ottobre | She was in Wonderland
14:00: Share Your (Blogger) Love! Favourite Non-Bookish Blogs
18:00: 10 Consigli per i nuovi blogger

DAY FOUR
Venerdì 17 Ottobre | Sweety Readers
14:00: My Reading Spot + Re-Reading
18:00: Free Choice Challenge

DAY FIVE
Domenica 19 Ottobre | The Bookshelf
14:00: Spell it Out Challenge/Create a Sentence Challenge
 18:00: Life Outside the Books

DAY SIX
Martedì 21 Ottobre | She Was in Wonderland
14:00: Like This, Try This
18:00: Guilty Blogger Tag/ Crush Crush Crush Tag

DAY SEVEN
Giovedì 23 Ottobre | Sweety Readers
 14:00: Forever and Ever
18:00: Pet Peeves Tag

DAY EIGHT
Sabato 25 Ottobre | The Bookshelf
14:00: Rainbow Challenge 
18:00: Bookish Memories

DAY NINE
Lunedì 27 Ottobre | She was in Wonderland
14:00: Event Wrap-up!
18:00: Giveaway Finale!
19:00-20:00: Blogger Love Chat!


ISCRIZIONI
Il Blogger Love Project è aperto a tutti sempre, in qualsiasi momento e per qualsiasi attività. L'iscrizione non è assolutamente obbligatoria ma, se volete restare aggiornati sull'iniziativa e partecipare alle due mega chat di gruppo, compilate questo form qui sotto!



Ok, credo di avervi detto tutto!
Non vedo l'ora di iniziare e spero che condividiate con me e con Juliette e Veronica il nostro entusiasmo! Ricordate di seguire le pagine Facebook e Twitter per essere sempre aggiornati sull'iniziativa!
Ci vediamo il 12 Ottobre su Sweety Readers!

Recensione | Lo strano caso dell'apprendista libraia - Deborah Meyler

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Buon giovedì a tutti,miei adorabili pasticcini!(l'ho detto che l'avrei fatto! AH!).
La giornata di oggi non è iniziata al meglio e, purtroppo, mi ritrovo a parlarvi di un romanzo che non mi ha proprio convinta.
La mia recensione è un po' dura, devo ammetterlo, ma proprio non sono riuscita ad usare mezzi termini: sono rimasta così delusa da Lo strano caso dell'apprendista libraia -o meglio, dalla sua protagonista-, che non ho potuto fare altrimenti.



Deborah Meyler
Lo strano caso dell'apprendista libraia
Garzanti
Rilegato, 348 p.
16,40 €

« Esme ama ogni angolo di New York, e soprattutto quello che considera il suo posto speciale: La Civetta, una piccola libreria nell'Upper West Side. Un luogo magico in cui si narra che Pynchon ami passare i pomeriggi d'inverno e che nasconde insoliti tesori, come una prima edizione del Vecchio e il mare di Hemingway. Ed è lì che il destino decide di sorriderle quando sulla vetrina vede appeso un cartello: cercasi libraia. È l'occasione che aspettava, il lavoro di cui ha tanto bisogno. Perché a soli ventitré anni è incinta e non sa cosa fare: il fidanzato Mitchell l'ha lasciata prima che potesse parlargli del bambino. Ma Esme non ha nessuna idea di come funzioni una libreria. Per fortuna ad aiutarla ci sono i suoi curiosi colleghi: George, che crede ancora che le parole possano cambiare il mondo; Mary, che ha un consiglio per tutti; David e il suo sogno di fare l'attore. Poi c'è Luke, timido e taciturno, che comunica con lei con le note della sua chitatra. Sono loro a insegnarle la difficile arte di indovinare i desideri dei lettori: Il Mago di Oz può salvare una giornata storta, Il giovane Holden fa vedere le cose da una nuova prospettiva e tra le opere di Shakespeare si trova sempre una risposta per ogni domanda. E proprio quando Esme riesce di nuovo a guardare al futuro con fiducia, la vita la sorprende ancora: Mitchell viene a sapere del bambino e vuole tornare con lei. Esme si trova davanti a un bivio: non sa più se è quello che vuole davvero... »



Ultimamente sono nella fase di "libri che parlano di libri". Non so neanche io perché, fatto sta che cerco libri che trattino di lettori, di romanzi, di librerie.
Quando mi sono imbattuta ne Lo Strano Caso dell'Apprendista Libraia, ho pensato di aver trovato la lettura che faceva al caso mio.
Con un titolo del genere e una copertina così bella, cosa poteva andare storto?
La risposta è semplice: praticamente tutto.

Riassumervi la trama nuda e cruda è spaventosamente semplice.
Esme è una ragazza inglese approdata in America per ragioni di studio. Ha una borsa di studio alla Columbia, un bel futuro roseo davanti a sé e un fidanzato meraviglioso e attraente. Tutto cambia quando Esme scopre di essere incinta: infatti, il suo ragazzo la lascia e lei si trova costretta a considerare l'enormità di spese che comporterà la nascita di un bambino.
Così, per arrotondare le entrate, trova lavoro alla Civetta, la sua libreria preferita.
Fine. Questo è quanto.
A questo si aggiungono conversazioni inutili con lo spocchioso ragazzo di lei, momenti in cui Esme dimostra di non avere spina dorsale, passaggi in cui la dignità della nostra protagonista decide di andare in vacanza, prese di posizione idiote e compromessi davvero al limite dell'umana comprensione.
Perché il problema è proprio qui: questo non è un libro che parla dell'apprendistato di Esme in libreria. Questo è un libro che parla di una donna succube dell'uomo che crede di amare, debole e remissiva, con i paraocchi e un chiaro disturbo della personalità.

La libreria fa da sfondo passivo, ma tutte le sue apparizioni sono smussate dalla caratterizzazione dei personaggi. I più sono blandi e agiscono seguendo l'idea del "mi comporto così perché sì, è inutile cercare una qualche ragione logica", quelli più dettagliati non sono utili ai fini della trama.
È davvero un peccato, perché lo stile dell'autrice mi era piaciuto tanto. Molto descrittivo ma scorrevole, con un occhio di riguardo ai paragoni tra gli Americani e gli Inglesi. Sinceramente, è l'unica cosa positiva che sono riuscita a trovare in questo romanzo, ma che di certo non può contribuire a salvarlo. Lo stile c'è, ma con una trama così scarna, personaggi irritanti e senza un perché, una protagonista che qualsiasi donna vorrebbe scrollare, un non-finale... è davvero difficile riuscire a consigliarlo.
Oggettivamente, non è un buon libro. Soggettivamente, non mi è piaciuto per niente e mi ha anche lasciato una brutta sensazione addosso.
Sono davvero delusa, speravo in una lettura magica con una libreria a fare da protagonista e invece mi sono trovata davanti la fiera dell'insulso.

Ho decisamente letto di meglio.
Questa recensione è stata una faticaccia. E ho ancora almeno un paio di libri che proprio non mi sono piaciuti di cui devo parlarvi. Evviva!
Voi, intanto, cosa ne pensate? Vi ispirava? Lo avete letto?
Ditemi che ne pensate e, per l'amor delle mutande di Merlino, se conoscete dei buoni libri ambientati in librerie\che parlano di libri\lettori non esitate a consigliarmeli!



Anteprime Made in Italy | La prima cosa bella; Praemonitus; Ogni tuo silenzio; Red Carpet; Asphodel

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Buongiorno a tutti, lettori!
Com'è iniziata la vostra settimana? La mia si prospetta piuttosto frenetica, quasi peggio di quella appena finita. Infatti le letture ne stanno risentendo un bel po'ç_ç
Almeno sono riuscita a recuperare un po' di recensioni arretrate, quindi in questi giorni vi rimpolperò un po'!
Oggi, però, vi propongo una carrellata di anteprime made in Italy. Era un bel po' che gli autori nostrani mancavano su questi lidi, così ho avuto modo di accumulare qualche titolo che sembra decisamente interessante!



Dante B.
La prima cosa bella
Autopubblicato

PAGINE: 275
FORMATO: Ebook
PREZZO: 0,99€
ACQUISTABILE SU: Amazon

TRAMA: «Esiste solo l'amore non corrisposto» questa è la convinzione di Dante Berlinghieri, 21 anni, nerd appassionato di cinema e fumetti. Tra una birra nel solito posto, un esame all'università e una sosta in fumetteria la sua vita scorre più o meno tranquilla. Ma una sera come tante, in uno dei soliti posti, arrivano anche le ragazze e da quel momento il mondo di Dante verrà completamente capovolto. Si ritroverà promosso al ruolo di regista, in un film amatoriale; innamorato perso di una ragazza che non lo considera; oggetto dell'affetto di una ragazza che lui non considera. Pronto a correre per il gran finale sullo sfondo del carnevale di Venezia. In questa biografia inventata, tra le scene dei suoi film preferiti, Dante scopre che nulla è come sembra . 

Amor che a nullo amato amar perdona...porco cane! 

Di questo vi posterò la recensione in settimana, quindi non aggiungo altro. Mi limito a linkarvi la pagina Facebook ufficiale, dove sono segnalate un po' tutte le recensione e, soprattutto, in cui potete leggere qualche estratto. Andate, ne vale la pena!





Giulia Rizzi
Praemonitus: L'Ombra del Destino
Praemonitus #1
Autopubblicato

PAGINE: 146
FORMATO: Ebook
PREZZO: 1,99€
ACQUISTABILE SU: Amazon

TRAMA: La principessa Ileane ha compiuto la propria missione: sottrarre al malvagio Pentorius la pericolosa creatura che tiene prigioniera. Suo padre, re Herwig, la attende a Naiade per l'esecuzione. Porre fine alle pene di quell'essere è l'unico modo per proteggere l'Unione dei Cinque Regni dai suoi poteri oscuri e imprevedibili. Qualcosa, però, trattiene Herwig. Una voce gli ha parlato attraverso il dono tramandato dai suoi avi, gli Indovini di Tiresia. Al re non resta che graziare la creatura ed assecondare il fato ospitandola a palazzo. Il terribile mostro che popola le leggende, infatti, non è altro che una bambina di dieci anni, Cassandra. Herwig si affida al vecchio Gedeon, medico e stregone, perché cancelli ogni suo ricordo e metta a tacere le potenzialità che stanno nascendo nella sua giovane mente. Il tempo trascorre in fretta, ma non si può sfuggire in eterno all'ombra del destino. I sentimenti che Damian, il figlio di Herwig, nutre per Cassandra, si fanno sempre più intensi, tanto da fargli perdere la ragione. A causa della propria gelosia rischierà di mettere in pericolo la vita della ragazza e l'intero Regno. Pentorius, infatti, è ad un passo dalla verità, ma non è l'unico deciso a impadronirsi di quegli oscuri poteri.
Fra battaglie, tradimenti e amori proibiti distinguere il bene dal male diventerà sempre più difficile.
“L'ombra del destino” è il primo romanzo della duologia “Praemonitus”.

Anche in questo caso, vi segnalo la pagina Facebook della duologia, dove potrete trovare altre informazioni aggiuntive e link ai post di chi, nella blogosfera, lo ha letto e recensito!





Laura Mercuri
Ogni tuo silenzio
Autopubblicato

PAGINE: 288
FORMATO: Ebook
PREZZO: 0,99€
ACQUISTABILE SU: Amazon

TRAMA: "Andarmene da quella che è stata la mia città per ventisei anni è stato facile.
Una valigia con le rotelle, una sacca di tela, sono saltata su un treno, e via.
Che ci vuole, in fondo, se vuoi solo lasciarti tutto alle spalle e un posto vale l'altro, per te?
Vivevo in un luogo circondato da montagne scabre e e ho scelto altre montagne, lussureggianti e ospitali.
Le prime incombevano su di me come minacce, queste mi circondano come in un abbraccio".
Grazie alla piccola somma che la madre è riuscita a mettere da parte per lei, Emilia lascia l'Abruzzo per rifugiarsi tra le montagne del nord, in Trentino. 
Bren, un paese ai margini delle località turistiche, la accoglie con i suoi boschi e i suoi torrenti impetuosi, ma anche con sguardi che non la abbandonano un istante, pur nell'apparente indifferenza.  Ma a Emilia non importa, l'unica cosa che desidera è trovare un po' di serenità nella casetta al limitare del bosco che ha preso in affitto. Tuttavia, passare inosservati non è così facile, e presto molti sguardi la seguono, diffidenti. 
Chi è questa ragazza dai capelli rossi che arriva dal Sud, cosa nascondono i suoi occhi tristi? Per quale motivo Aris, il giovane e solitario falegname del paese, non riesce a staccarle gli occhi di dosso?   E soprattutto, perché la segue ogni sera fino a casa, nascondendosi come un'ombra fra gli alberi? Nonostante le prime difficoltà, Emilia riesce a trovare dei lavoretti, prima come commessa in un fioraio, poi nell'unica libreria del paese. E dopo un lungo gioco di sguardi e di incontri appena sfiorati, la ragazza prende coraggio ed entra nel laboratorio di Aris, chiedendogli di creare per lei una piccola libreria. L'attrazione tra i due è immediata, e il magnetismo che li lega è evidente. Lei con il suo amore per i libri, la sua fantasia, la sua voglia di ricominciare, lui con i suoi silenzi, la sua delicatezza mentre lavora il legno, la sua forza nascosta. 
Presto i due comprendono di essere complementari,diversi e identici allo stesso tempo. 
Ma se le ombre che da sempre accompagnano entrambi divenissero un ostacolo insormontabile? 
L'incontro di due solitudini profondissime che si trovano e si riconoscono.  
Una storia d'amore e di amicizia, dove i silenzi significano comprensione, e la fantasia è l'unica arma per far fronte a una realtà troppo dura da sopportare.

Questo romance sembra aver scalato le classifiche del Kindle Store di Amazon. Ha tanti piccoli dettagli che mi ispirano e ci sto davvero facendo un pensierino!


Per finire, vi presento i due capitoli di una duologia urban fantasy davvero particolare! :3

 Giorgia Penzo
Red Carpet
Red Carpet #1

EDITORE: GDS Editore
PAGINE: 290
FORMATO: ebook; cartaceo
PREZZO: 1,99€ (ebook), 16,90€ (brossura)
ACQUISTABILE SU: Amazon | IBS | Kobo

TRAMA: In un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth “Lise” Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l’unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell’uomo: vivere per sempre. Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell’Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell’immortalità attraverso il proprio sangue. L’arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto – la Corte di Erebo – in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese




Giorgia Penzo
Asphodel
Red Carpet #2


EDITORE: GDS Editore
PAGINE: 225
FORMATO: ebook; cartaceo
PREZZO: 2,29€ (ebook), 13,90€ (brossura)
ACQUISTABILE SU: Amazon | IBS | Kobo

TRAMA: È trascorso poco più di un anno dal processo davanti alla Corte di Erebo e, questa volta, i problemi per l’avvocato Scott piovono dall’alto: la Santa Sede vuole che l’Immortality Awaits Corporation chiuda i battenti, pena la scomunica per tutti coloro che entreranno in contatto con gli immortali. Come se non bastasse, dopo una cena con Elizabeth, Ryan allontana violentemente la ragazza senza una ragione apparente. Il suo oscuro passato tornerà a tormentarlo nelle vesti di una donna, antica quanto crudele, che stravolgerà le carte in tavola esigendo la vita di Lise. L’unica speranza di salvezza è ritrovare l’oggetto da cui la vampira è ossessionata, andato perduto da ormai seimila anni.
Per Ryan ed Elizabeth inizia una frenetica corsa contro il tempo, guidati dall’enigmatica profezia dell’Oracolo di Delfi: una ricerca che li porterà a far luce sui propri sentimenti e a scoprire quanto cedervi possa essere pericoloso.


Che ne pensate?
C'è qualcosa che vi ispira? :3
Ditemi un po'!
Un bacio,




Blog Tour | Freccia - Emilio Alessandro Manzotti

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Buongiorno a tutti, lettori!
Come va come va come va? Spero che la vostra giornata sia iniziata nel migliore dei modi! 
Bando alle ciance e arriviamo subito al punto della situazione.
Come avrete potuto intuire dal titolo del post, oggi il mio piccolo blog ospiterà una tappa del blog tour dedicato a Freccia di Emilio Alessandro Manzotti.
In questo terzo appuntamento, l'autore ci propone un quiz. In fondo al post, potrete trovare il calendario completo del blog tour e le regole per partecipare al giveaway finale.


Emilio Alessandro Manzotti
Freccia
Disponibile dal 14 Ottobre 2014


I cinque personaggi che seguono sono tra coloro che popolano l'universo del romanzo Freccia. Appartengono alla schiera degli angeli o dei diavoli?
Sta a voi cercare di capirlo leggendo queste sintetiche descrizioni della loro personalità. Non è facile, ma ponendo attenzione agli indizi potreste riuscire a dare la risposta giusta!


PERSONAGGIO UNO
È ambizioso e vuole realizzare i suoi propositi anche facendo scelte discutibili. Ma di fronte ad alcuni eventi, la sua coscienza sopita si risveglia e lo porta a mettersi in discussione. Ha modi alteri e algidi. Ha pochi amici, ma sinceri.

PERSONAGGIO DUE
È giovane, spontaneo, impacciato e si trova ad affrontare una realtà che non avrebbe mai immaginato. Nel corso della storia scopre di saper essere coraggioso e generoso, ma anche scaltro e un po' opportunista. Sa farsi volere bene.

PERSONAGGIO TRE
Ricopre una posizione di potere, è astuto e autoritario, ma sa ammettere i propri errori. Non si fa scrupolo di usare gli altri, ma può contare su seguaci fedeli. Nonostante il suo ruolo, ha delle convinzioni piuttosto rivoluzionarie.

PERSONAGGIO QUATTRO
È furbo, intelligente, sensibile e irrequieto. È impulsivo ma oltre all'istinto si affida anche alla ragione. Sa mettersi in gioco per aiutare gli altri. Ha un legame molto stretto con una persona che non fa parte del suo mondo.

PERSONAGGIO CINQUE
È saggio, retto e comprensivo, ma non scende a compromessi. Anche lui ricopre un ruolo di prestigio. È stimato e benvoluto.


Ok, scrivete pure nei commenti le risposte ai vari identikit. Ci penserà l'autore a passare e sbirciare!


GIVEAWAY
In palio ci sarà, ovviamente, una copia del romanzo. Partecipare è facilissimo, basta seguire un paio di regole:
- Bisogna commentare ogni tappa del Blog Tour
- Bisogna essere iscritti a tutti i blog ospitanti e al blog dell'autore.
- Ricordatevi di scrivere sempre un vostro indirizzo email valido, altrimenti non potrete essere contattati in caso di vincita.

Il vincitore verrà annunciato alla fine del Blog Tour e sarà scelto personalmente dall'autore, che sceglierà il commento che più lo avrà colpito.


CALENDARIO
Mercoledì 1 Ottobre | Mercatino dei Libri Fantasy
Lunedì 6 Ottobre | Romance e non solo
Martedì 7 Ottobre | The Bookshelf SIAMO QUI!
Mercoledì 8 Ottobre | Laboratorio Fantasy
Giovedì 9 Ottobre | Parole al Vento
Venerdì 10 Ottobre | Libri di Cristallo
Lunedì 13 Ottobre | Il Forziere dei Libri


Credo di avervi detto tutto! Non perdetevi la quarta tappa, domani, su Laboratorio Fantasy!
Un bacio a tutti,


Recensione | Mystic City - Theo Lawrence

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Ciao, Mysamigos!
Lo so, ormai sono diventata una sorta di presenza mitologica. Sono sempre più assente. Mi dispiace tantissimo e mi mancate da morire! Da lunedì si ci rimette in carreggiata, don't worry! *_* Abbiamo un sacco di cambiamenti in cantiere! 
Intanto, per farmi perdonare dell'assenza, vi ho preparato una bella recensione corposa su Mystic City di Theo Lawrence. 
Piccole premesse: 
1. Non è spoilerfree 
2. Contenuto discreto di gif 
3. Non parlerò bene del libro, ma tenete conto che questa è la mia personale opinione, non proprio una considerazione oggettiva.


Theo Lawrence
Mystic City
Mondadori Chrisalide
Rilegato, 400 p.
17,00 €

« Manhattan è stata sommersa dall'acqua. In una New York del futuro, vittima del riscaldamento globale, i quartieri sono rigidamente divisi: la zona più elevata è abitata dai ricchi, mentre la classe inferiore è costretta a vivere nello squallore delle Profondità, ai livelli più bassi. I capi corrotti della città ricca sopravvivono grazie all'energia generata dai mistici, rappresentanti della classe inferiore dotati di capacità magiche. Come nella tragedia di Shakespeare, accade l'impensabile: Aria, figlia di un ricco criminale, si innamora di Hunter, un mistico ribelle e rivoluzionario, determinato a cambiare il destino del suo popolo. Un amore proibito tra due famiglie nemiche è destinato a portare lutti e dolore, ma anche a cambiare per sempre la vita di Aria e del suo mondo.»

Voglio partire dalla base: la trama.
Ci troviamo in una Manhattan futura, in un mondo in cui il riscaldamento globale ha causato l'innalzamento delle acque e, ovviamente, un caldo boia. La città è divisa in due: c'è Aire, la parte alta, e Abyss, la parte bassa.
Mi devo già complimentare sulla scelta dei nomi, appena un gradino più su di "Su" e "Giù".
Gli abitanti di Aire, per una ragione non meglio nota, sono quelli con i soldi, mentre ad Abyss vivono i pezzenti. Pochi giri di parole. E' proprio così. Non c'è una via di mezzo.
Ad Abyss sono stati relegati anche i Mystic, che sono esseri umani con dei poteri.
Di nuovo, 10 e lode per i nomi.
C'è  da sottolineare la cattiveria dell'autore che ha dato i soldi a quelli di Aire, i poteri ai Mystic, e la fame eterna ai pezzenti di Abyss senza poteri.

Comunque, gli abitanti di Aire sono schierati in due fazioni, facenti capo a due famiglie particolarmente influenti: i Rose e i Foster. All'inizio della nostra storia, la piccina di casa Rose, Aria, è promessa sposa a Thomas, rampollo della famiglia Foster. I due, andando contro la rivalità di famiglia, hanno avuto una relazione segreta che poi, scoperta, è stata abbracciata dalle rispettive famiglie come un modo per seppellire l'ascia di guerra e coalizzarsi contro il nemico comune, i Mystic. Infatti, l'unione di Aria e Thomas si troverebbe ad essere un'ottima propaganda per la candidatura del fratello di Thomas a sindaco della città (forse, non viene ben specificato) contro la candidata Mystic.
Tutto molto "Romeo e Giulietta" senza la parte divertente in cui loro muoiono, se non fosse che Aria non ricorda assolutamente niente della sua relazione con Thomas.

Buchi narrativi. Infernal Pits. Siamo là.
Ovviamente, metto in chiaro che le premesse sono buone: ci sono le basi per una storia veramente bella. Il fattore Romeo e Giulietta con la componente di "non è come sembra", la situazione politica complicata...
Ma l'autore ha sbagliato su così tanti punti di vista che non sono riuscita a sopportare i difetti per amore di un'idea che sarebbe potuta essere carina. Ma andiamo nello specifico.
A parte l'ovvietà della poca inventiva dei nomi ("Piazzerò una y e questo nome sembrerà figo""Che
genio che sono.""Mi darò un bacio in fronte da solo") ci sono dei buchi narrativi nel libro così grossi che potrebbero rinchiuderci Lucy dentro. 


Prendete esempio, Mystic.
La storia dietro l'organizzazione politica, per esempio. Come siamo arrivati ad una società in cui delle persone perfettamente normali possono abusare del potere magico, mistico, potente e colorato di un'altra parte della popolazione? Perché i Mystic non si sono ribellati in modo intelligente (perché un tentativo c'è stato, ma non è andato a buon fine)? Perché si fanno mettere sotto da quelli di Aire che, come Batman, hanno un solo superpotere: i soldi? Perché lasciano che quelli di Aire li "purifichino", cioè succhino via la loro magia per alimentare la città? Cioè, lo vedete anche voi che i Mystic potrebbero semplicemente fare come Martin Freeman e nel giro di dieci secondi verrebbe consegnata loro la chiave della città e il libro conterebbe due pagine compresi i ringraziamenti. Perché non mi spieghi cosa frena i Mystic?
Andando più indietro, mi piacerebbe sapere come mai, in un futuro in cui tutto è computerizzato, ci sono tablet anche per ordinare al ristorante, c'è gente che ancora non ha capito Internet? O perché vanno in giro in gondola, con tanto di gondoliere e non hanno un sistema a motore, per esempio? (Qui io sospetto una profonda ignoranza di Theo Lawrence, probabilmente convinto che Romeo e Giulietta sia ambientato a Venezia e non a Verona) Perché, invece di demolire gli edifici che iniziano ad essere pericolanti perché l'acqua ha corroso le fondamenta, non adattano l'architettura alla nuova situazione climatica? Oppure, come mai, se dici che i Mystic sono sempre esistiti, sono usciti allo scoperto proprio ora (a quanto pare, la loro peggiore idea dai tempi del Medioevo)? Qual è la natura del loro potere, dal momento che c'è gente che ha poteri inutili e gente che crea spade laser dal nulla (ma comunque non usa quest'abilità per riscattare il suo popolo, ma solo per procurarsi la gnocca)? Ma, quello che non mi ha fatto dormire la notte, perché i Mystic hanno tutti il cuore di un colore diverso? Come puoi tu, Theo Lawrence, pensare che questa sia una buona idea?
Insomma, ci sono un po' di domande alle quali l'autore risponde con: che me ne frega? Aria non si ricorda niente e tra un po' deve sposare un tizio che non conosce e tutti pensano che lei sia una drogata, CONCENTRATI SU DI LEI.
E allora perché non mettere Aria e Hunter in una semplice gabbia e aspettare che si accoppiassero, come un paio di conigli? Tranquillo, Theo, sarebbe comunque stata una storia d'amore migliore di Twilight.

Ma passiamo a un altro cratere in questo libro: i personaggi.
Le persone di questo libro hanno tutti un solo lato: o sono buoni o sono cattivi. Non c'è via di mezzo e non ci sono spiegazioni. I personaggi negativi sono mostri assoluti: il padre di Aria non si fa remora a uccidere gente davanti a lei o addirittura a minacciare di ucciderla. Lei. Proprio sua figlia. Sangue del suo sangue. Quella a cui aveva detto "ti voglio bene" poche pagine prima.
Ora, o soffri di un grave disturbo della personalità ( e non stiamo parlando di un caso curabile, stiamo parlando di roba alla Dr. Jeckill e Mr. Hyde. O Hulk e Bruce Banner) oppure sei semplicemente un aborto dello scrittore.
Io voto per la seconda.
Le amiche di Aria sono ovviamente messe lì per essere superficiali, frivole e fastidiose e far risaltare le buone qualità di Aria.
Se Aria avesse buone qualità.
Invece, semplicemente, stanno lì e danno fastidio. 
Passiamo poi alla regina dei geni mondiali: Aria. Lei è il tipico personaggio che l'autore pensa essere forte, ribelle, ma con una situazione complicata da gestire, quindi anche misurata e intelligente.

Aria è l'esatto contrario. Penso che chiunque abbia letto questo libro, arrivato non oltre la metà, aveva un quadro chiaro della situazione, mentre Aria si trascina nel buio quasi assoluto finché, con un espediente francamente così assurdo da rasentare la genialità comica, ricorda tutto. Le fa ingoiare un medaglione! Tipo Harry con il Boccino ma più hardcore. Mi prendi in giro?!
Hunter fa un figurone perché sa creare spade laser dal nulla (sul suo potere c'è mistero, a quanto pare può fare un po' quello che gli pare), ma ho riscontrato un accenno di sindrome di Edward Cullen che, sinceramente, mi ha fatto un po' storcere il naso, per dire un eufemismo.

Ma la mia parte preferita, sono stati i cliché romantici. Il più eclatante è il bacio sotto la pioggia. Credetemi se vi dico che ogni volta che Aria e Hunter si baciano, scoppia a piovere. Loro si avvicinano, e risuona un tuono nel cielo. Fossi stata io in questa situazione, avrei iniziato a pensare allo sfavore delle divinità. Thor che è geloso (dopotutto, ci sono dei Foster di mezzo). Comunque, mi sarei fatta qualche domanda. 

Lo stile di questo libro è appena passabile. Semplicemente perché ho deciso che, per la salvezza della mia salute mentale, non mi sarei messa ad analizzare i dialoghi frustranti e inutili o le scene d'azione in cui non si capisce una beneamata mazza.

In fine dei conti, Mystic City mi ha fatta così tanto innervosire che vorrei averne preso una copia in cartaceo semplicemente per poterci scrivere "SBAGLIAATO!" su ogni pagina. Forse la storia non è nemmeno così male, ma non posso basarmi solo su questo. Tutto il resto non solo non mi è piaciuto, mi ha profondamente infastidito, quindi si becca un Wolverine. E solo perché, scritta da qualcuno con una coscienza e un po' d'amore per la letteratura, l'idea sarebbe potuta essere molto interessante.
Aiuto.
Ora, tocca a voi! Mi farebbe davvero tanto piacere avere un confronto su questo libro, anche solo per capire se sono io che vado a cercare il pelo nell'uovo o ci sono davvero problemi gravi di fondo XD
La discussione è aperta! *_*





Mel's Bookshelf | New Entries August & September

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Buon sabato, lettori!
Sembrava impossibile, ma ce l'ho fatta!
Ho iniziato a scrivere questo post almeno tre volte, ma la mia connessione ha deciso di non collaborare e di lasciarlo segregato nelle bozze.
Intanto, mi sono arrivati altri libri e ho dovuto rifare la foto altre due volte (in più, una volta non mi ero accorta di aver messo i dorsi dei volumi a testa in giù). Insomma, un vero disastro.
Non so proprio dove ho la testa, ultimamente.
Comunque, l'importante è il risultato, quindi eccomi qui a presentarvi gli ultimi arrivi nella mia libreria!
Anche stavolta non ho rispettato la cadenza mensile e questo post riassumerà un po' le entrate di Agosto e Settembre.
CVD: martedì mi arriva un nuovo cartaceo (spoiler: Ignite di Lily Paradis) e mi scoccio troppo di rifare le foto e tutto il resto. Ve lo farò vedere nel prossimo post.

(cliccando sul nome del libro verrete reindirizzati alla rispettiva pagina di Goodreads con tutte le informazioni)



Allora allora allora!
Il Labirinto di James Dashner l'ho acquistato per tirarmi su il morale dopo aver avuto una brutta giornata. L'ho già letto, ho anche la recensione pronta, ma non sono sicura che riuscirò a postarla prima della fine delBlogger Love Project. Pazientate. Per il momento, vi dico solo che mi è piaciuto un bel po', anche se ci sono delle ingenuità grandi quanto una casa.

Città di Vetro di Cassandra Clareè un regalo del mio migliore amico. L'ho letto in ebook l'anno scorso, ma mi mancava la copia fisica. Non l'ho mai recensito, ma probabilmente tirerò fuori un Book Talk sull'intera saga, una volta recuperato anche Città del Fuoco Celeste :3
L'Eroe Perduto di Rick Riordan l'ho trovato alla Feltrinelli scontato del 25% e non ho proprio potuto lasciarlo lì. Sapete quanto io ami la prima saga di Percy Jackson e non vedo davvero l'ora di scoprire cosa ci riserverà quella degli Eroi dell'Olimpo! Sto aspettando il momento propizio per iniziarlo +_+

Ok, da qui iniziano gli omaggi delle case editrici, che ringrazio di tutto cuore. Black Ice di Becca Fitzpatrick mi ha incuriosito dal primo momento, anche se i pareri tiepidini che lo hanno accolto stanno frenando un po' il mio entusiasmo. Vedremo, sarà sicuramente una delle mie prossime letture.

Cose che fanno battere più forte il cuore di Mia Kankimaki lo volevo con tutta me stessa. Mi ispira da morire, ho già provato ad iniziarlo due volte e poi, per mancanza di tempo, sono stata costretta a metterlo via. Voglio avere la certezza che, una volta letta la prima pagina, non dovrò mollarlo per correre a fare qualcos'altro. Mi sa che gli toccherà aspettare ç_ç

Ho lasciato entrare la tempesta di Hanna Kent ha una copertina meravigliosa e una trama che promette di renderle giustizia. Anche per questo libro, vale il discorso fatto per quello della Kankimaki: voglio avere la possibilità di leggerlo a mente tranquilla.

L'inganno delle pagine segrete di John Harding fa parte del "periodo in cui Mel decide di assecondare l'improvviso interesse delle case editrici nel pubblicare libri che parlano di libri". Ho letto un altro libro di questo autore (che, a quanto ho capito, può essere considerato il prequel di questo), ma non mi aveva convinto per niente. Sì, sono masochista e riprovo con il secondo. Evviva.

Lo strano caso dell'apprendista libraia di Deborah Meylerè il primo esperimento del "periodo in cui Mel decide di assecondare l'improvviso interesse delle case editrici nel pubblicare libri che parlano di libri" e, come potete vedere dalla mia recensione, non è andato un granché. Peccato, la copertina è bellissima e mi aspettavo grandi cose.

Albion di Bianca Marconero mi è stato spedito dall'autrice e non vedo l'ora di leggerlo! Ne ho sentito parlare bene praticamente da tutti (TUTTI, il che è quasi assurdo) e ho grandi aspettative al riguardo.
Bonus; la mia copia è autografata *sospira e accarezza il libro*



Allora, che ne pensate? Qualche consiglio su cosa iniziare per primo e cosa, invece, relegare nei bassi fondi della TBR?
Ditemi ditemi ditemi!
Un bacio!

P.S: non dimenticate che domani inizia il Blogger Love Project! *-*




Blogger Love Project 2.0 | Before I Was a Blogger + 10 libri che ho scoperto grazie alla Blogosfera

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Buongiorno a tutti, miei bellissimi lettori!
Benvenuti al Day Two del Blogger Love Project! Nel caso vi siate persi la prima tappa, fate un salto da Juliette e date un'occhiata alla sua To Do List! Se non sapete di cosa stiamo parlando, date uno sguardo al post introduttivo.
La giornata di oggi prevede tre attività: una mini challenge, la Following Chain e la Mega Chat collettiva.
Poche chiacchiere e mettiamoci subito al lavoro!

La Mini Challenge di oggi comprende un tag, Before I Was a Blogger, e una top ten, i 10 libri scoperti grazie alla Blogosfera. Potete scegliere se fare entrambi o solo uno, la scelta sta a voi!

BEFORE I WAS A BLOGGER
Questo mini tag è molto semplice: dovete parlare della vostra vita letteraria prima di approdare nella blogosfera. Con chi parlavate delle vostre ultime letture? Come sceglievate i libri da leggere? Andavate a istinto o, comunque, cercavate un qualche tipo di riscontro?
Io devo ammettere che la mia vita letteraria è cambiata un bel po', da quando ho aperto questo angolino. Prima, ad esempio, non compravo così tanti libri. Questo, forse, non dipende unicamente dal blog, perché fino a due anni fa non facevo nulla per arrotondare le entrare e quindi dovevo attingere unicamente alle finanze dei miei. Quindi, mi davo alle riletture: i libri presenti sui miei scaffali sono stati riletti decine e decine di volte. Di alcuni sono anche in grado di citarne pezzi a memoria! C'è da dire anche che avevo una vena decisamente meno critica. Un libro o mi piaceva o non mi piaceva. Adesso, invece, sono una fan delle sfumature, conseguenza necessaria del fatto che le recensioni prevedano un raiting. Questo libro mi è piaciuto, ma vale davvero 5 Wolverine come quello meraviglioso che ho letto il mese scorso? Per quanto riguarda gli acquisti, mi lasciavo guidare unicamente dall'istinto. Non ho mai cercato recensioni online, né chiesto pareri in giro. Mi limitavo a dare un'occhiata alla trama e a leggere le prime pagine. Fortunatamente, non ho preso poi così tante cantonate :P I confronti, invece, ci sono sempre stati: i miei migliori amici sono tutti dei lettori accaniti e io ho sempre avuto l'abitudine di parlare con loro delle mie ultime letture, dei personaggi preferiti o di quelli odiati. È bello vedere che, nonostante siano cambiate tante cose, questa sia rimasta esattamente così com'era. Tutt'ora, infatti, ci stressiamo a vicenda con "pseudo recensioni a voce", letture dei passaggi migliori e scleri infiniti su libri che "ommioddio bellissimo devi leggerlo ORA"

DIECI LIBRI CHE HO SCOPERTO GRAZIE ALLA BLOGOSFERA
Questa Top Ten, come suggerisce il titolo non troppo critico, vuole che elenchiate dieci libri che avete scoperto grazie alla vostra permanenza nel mondo dei blog letterari.
Non importa che abbiate comprato un titolo perché vi è arrivata la rassegna stampa di una C.E, perché avete letto un'anteprima interessante o perché una delle blogger che ha seguito ne ha tessuto le lodi. Se la Blogosfera vi ha fatto scoprire un libro che poi avete amato, dovreste decisamente metterlo in questa lista!

1. Fangirl, Rainbow Rowell
Questo merita di stare al primo posto. L'ho scoperto grazie alla recensione di Serena di Attraverso i libri ed è stato amore a prima sinossi. Ho aspettato l'uscita del cartaceo, l'ho divorato e l'ho amato con tutta me stessa.

2. Il Trono di Spade, G.R.R. Martin
Poco dopo il mio arrivo sulla blogosfera, sono incappata in un articolo su A Game of T.A.R.D.I.S in cui Katerina parlava dello scempio fatto dall'edizione italiana. Avevo già sentito parlare delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, complice anche la serie tv, ma non mi era mai venuta voglia di avvicinarmi alla lettura. Quel post, però, mi ha fatto cambiare idea. Diciamo che sono approdata a Westeros per toccare con mano gli orrori della traduzione. Non ne sono più uscita e sto per ordinare il cofanetto in lingua della serie, il che dovrebbe dirla lunga.

3. Cercando Alaska, John Green
Un libro di John Green in una mia Top Ten, quale sorpresa! Beh, non avrei mai letto Cercando Alaska se non fosse stato per i pareri super positivi delle blogger che seguo e, soprattutto, dei commenti minatori della maggior parte dei lettori ("Mel, se non lo leggi sei una persona orribile"). Che affronto: io sono una persona adorabile. Quindi l'ho letto.

4. Il Trono di Ghiaccio, Sarah J. Maas
Le colpevoli hanno un nome: Claudia e Marika. Io avevo completamente snobbato questo libro, ma queste due donzelle e i loro commenti su Goodreads mi hanno fatta impazzire dalla curiosità. A proposito, grazie, pasticcini. Avete fatto centro!

5. Anna vestita di sangue, Kendare Blake
Questo libro l'ho letto per puro caso. Continuavo a vederlo comparire della bacheca di blogger, ma non mi sono mai degnata di andare a leggere la trama o qualche recensione. Poi, durante un weekend dai miei zii in cui avevo finito di leggere il libro che mi ero portata dietro, l'ho trovato nella libreria di mia cugina. Probabilmente, se non avessi avuto l'immagine della cover stampata in testa, non lo avrei mai letto.

6. Stoner, John Williams
Uno dei libri più belli che io abbia mai letto, una delle prime recensioni ad avermi dato il benvenuto nella blogosfera. Anche in questo caso, purtroppo, non ricordo chi fosse la blogger che ne aveva parlato così bene (Mel e la sua memoria da pesce rosso), ma credo proprio che questo sia il primo libro che mi sono procurata dopo averne letto su un blog letterario.

7. Le coincidenze dell'amore, Colleen Hoover
Non ero sicura che ne avrei apprezzato il genere, ma ricordo di aver letto un'anteprima bellissima su Atelier dei Libri e mi sono convinta a fare un tentativo. Che dire? È stato il primo New Adult che io abbia letto e mi ha completamente conquistata. Viva le anteprime corpose!

8. La prima cosa bella, Dante B.
Questo è il caso più eclatante di "non avrei scoperto questa meraviglia se non fosse stato per la blogosfera". Ho iniziato a sentirne parlare dalle Belle de La Bella e il Cavaliere e poi, pian piano, ho iniziato a veder comparire recensioni e segnalazioni ovunque. Così l'ho comprato. E l'ho amato. Se non lo avete ancora preso... non capisco cosa ci sia di sbagliato in voi u_u vergogna.

9. Cinder, Marissa Meyer
In questo caso, ricordo addirittura su quali blog ne ho sentito parlare! I libri sono un antidoto alla tristezza e A Game of T.A.R.D.I.S, con le rispettive recensioni, mi hanno convinta a prenderlo senza passare dal via. Nonostante mi sia piaciuto, però, ancora devo leggere il secondo. Viva me.

10. Storia catastrofica di te e di me, J. Rothenberg
Non ne avevo mai sentito parlare, poi c'è stato un periodo in cui ho iniziato a vederlo praticamente ovunque. Manco a farlo apposta, l'ho trovato in scambio. L'ho preso. Bellissimo. Così bello che ancora devo riuscire a recensirlo.


GIVEAWAY
Prima di lasciarvi al tag e alla top ten, vi ricordo anche io del fantastico giveaway finale di questa seconda edizione del Blogger Love Project.
In palio c'è un pacchetto di libri(sia cartacei che digitali, sia italiani che inglesi) e per partecipare non dovete fare altro che riempire il form qui sotto, man mano che si va avanti con l'iniziativa. Potete compilarlo volta per volta o direttamente alla fine dell'iniziativa, sta a voi decidere.
Il form comparirà alla fine di ogni nostro post e sarà sempre lo stesso, quindi non dovete tornare in un post preciso: basta andare in uno dei blog organizzatori e il gioco è fatto!

Non ci sono entries obbligatorie, a parte quelle in cui si richiede il nome e la mail, ma per ogni attività a cui parteciperete vi saranno dati dei punti in più (avrete punti in più anche se condividerete l'iniziativa)!
Visto che le attività di questa edizione sono tantissime, invece un entry per ogni challenge, nel form ne troverete una sola, che potete compilare una volta ogni giorno.
Per esempio se nel Day Two ho partecipato solo alla Following Chain, allora scriverò Following Chain alla domanda "A quali attività hai partecipato oggi?". Se nel Day Three ho partecipato a tutte le attività, scriverò Share Your Blogger Love/10 consigli per i nuovi blogger.
Come nella prima edizione, c'è anche lo spazio in cui vi chiediamo il vostro parere sull'iniziativa :3 sbizzarritevi con i consigli e con i pareri!

a Rafflecopter giveaway


Ok, per il momento è tutto! Ricordate di scrivermi nei commenti i link ai vostri post, così non ne perdo neanche uno *-* nel caso in cui preferiate usare i social network, taggate tutto con #BloggerLoveProject!
Ci risentiamo alle 18:00, sempre qui, per la Following Chain.
Un bacio e tanto amore a tutti!


Blogger Love Project 2.0 | Following Chain

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Buon pomeriggio a tutti, pasticcini!
Allora, vi siete divertiti a ricordare com'era la vostra vita prima dell'approdo nel mondo dei Blog Letterari? E' stato bellissimo, perché alle 14:00 spaccate la mia bacheca di blogger è stata letteralmente invasa dal banner del BLP! *-*
Mi sono quasi emozionata!

Ora, passiamo al secondo appuntamento di questo Day Two: la Following Chain!
Di cosa si tratta?
La Following Chain segue la semplicissima regola del "io seguo te, tu segui me", dunque si tratta di visitare e/o lasciare un commento su un qualsiasi blog, che sia nuovo per voi o che non visitate da tanto tempo, e in cambio quel blogger dovrà visitare il vostro. Questa volta, vogliamo porre l'accento soprattutto ai blog piccini e\o appena nati, infatti qui sotto vi scriverò i link dei cuccioli della blogosfera a cui io mi sono iscritta. Se non avete un blog, potrete usare questo spazio per commentare i vostri blog preferiti o scoprirne di nuovi :3 Per partecipare non serve creare un post, vi basta seguire la Following Chain e confermare di aver partecipato nel form di giveaway ;)

Niente di più semplice! Andate e spargete amore!
Qui sotto vi lascio i link dei lit-blog piccini a cui mi sono iscritta in quest'ultimo periodo. Ovviamente non sono gli unici, quindi approfittate pure di questo post per segnalare i vostri angolini e date un punto di partenza alla Following Chain!


Per quanto riguarda il terzo e ultimo appuntamento di oggi, non ci sarà un post a segnalarlo ma ci sposteremo tutti sul gruppo di Facebook dedicato all'iniziativa.
Alle 19 spaccate partirà la mega chat del BLP! *_*
Non perdetevela!
Un bacio,


WWW Wednesday #53

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Buongiorno a tutti, lettori belli!
First thing first: oggi inizia il Day Three del Blogger Love Project! Fiondatevi da Veronica per la prima attività di oggi!
Dopo qualche settimana di pausa torno con il WWW Wednesday. Devo ammettere che stavo prendendo in considerazione l'idea di eliminare completamente questa rubrica dalla programmazione. Un po' mi scoccia e mi sembra troppo banale (dopo averla postata 53 volte, un po' di noia deve anche venire!). Ne ho parlato con Mys e siamo giunte ad una soluzione: per il momento, la renderemo bisettimanale. Mercoledì prossimo vi presenteremo una nuova rubrica da alternare al WWW, ma non vi anticipo niente.
Aspettate e vedrete! Ora, però, passo a riassumervi le mie ultime letture :3


WHAT ARE YOU CURRENTLY READING?
(Cosa stai leggendo?)
È un po' che mi trascino dietro Tenebre e Ghiaccio di Leigh Bardugo. Non perché non mi stia piacendo, ma per una semplice mancanza di tempo. In queste settimane sto avendo un mucchio di cose da fare e sto trovando difficoltà a gestire il tutto. Ad ogni modo, spero di riuscire a finirlo nei prossimi giorni!


WHAT DID YOU RECENTLY FINISH READING?
(Cos'hai appena finito di leggere?)
Questa settimana, mi sono data alle riletture e ho preso tra le mani Harry Potter e l'Ordine della Fenice. Volevo dare un'occhiata alla nuova traduzione, invece sono finita per coccolarmi per l'ennesima volta la mia copia in lingua. That's amore.


WHAT DO YOU THINK YOU'LL READ NEXT?
(Cosa pensi che leggerai in seguito?)
Ripropongo il mio solenne non lo so. Dipenderà tutto dall'umore del momento. Credo che, comunque, mi approccerò finalmente a Girl of Nightmares di Kendare Blake, che aspetta sui miei scaffali da tempo immemore.



Uhm, che post scarno. Niente da fare, mi serve un modo per sistemare un po' questa rubrica. Avete consigli, a proposito? Commenti vari? Delucidazioni?
E se non ne avete, ditemi un po' cosa state leggendo!
Ci risentiamo in serata con il mio post con l'iniziativa del BLP! *-*
Un bacio!

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