Ciao a tutti, Mysamigos!
Ho aspettato un po' prima di parlarvi di questo libro perché ho dovuto metabolizzarlo un po' (come al solito, insomma). E' uno di quei libri che ha un rating così alto su Goodreads che, all'inizio, mi è quasi venuto da pensare che l'autrice avesse passato una mazzetta a tutti quelli che lo volevano recensire in modo negativo.
Mentre leggevo, ho pensato che meritasse un minimo di millemila stelline, altro che cinque. Arrivata alla fine, nutrivo qualche dubbio. Alla fine sono riuscita a fare pace con me stessa.
Dunque, ladies and gentlemen, la recensione de
La Corona di Mezzanotte, di Sarah J. Maas.
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Sarah J. Maas
La Corona di Mezzanotte
(Throne of Glass #2)
Mondadori
17,00 €
«Celaena è sopravvissuta ai lavori forzati nelle tremende miniere di Endovier e ha vinto la gara all'ultimo sangue per diventare la paladina del re. Da mesi il suo compito è uccidere per conto del sovrano, ma lei non ha mai rispettato il giuramento di fedeltà al trono: ha concesso alle vittime la possibilità di fuggire e ne ha inscenato la morte. Nessuno conosce il suo segreto, né il valoroso Chaol, l'amico e confidente di sempre, né il principe Dorian, ancora innamorato di lei. Ma quando una notte, in un corridoio buio, Celaena scorge una figura avvolta in un mantello nero, un altro segreto irrompe nella sua vita: nei sotterranei della fortezza cova una minaccia oscura e devastante, forse legata agli antichi riti magici banditi dal regno... È il momento delle scelte: contrastare questa magia ancestrale o andarsene? Abbandonarsi a un nuovo amore o rinunciare?»Ho iniziato questa serie con aspettative altissime, non solo perché mi era stata stra consigliata dalla mia socia ("E' bellissimo! Come Assassin's Creed!") nonostante la mia reticenza ("NON BESTEMMIARE, DONNA! EZIO TI PUNIRA'"), ma anche perché avevo già letto le novelle ("Non c'è niente di Assassin's Creed, però è figo!").
Ho letteralmente divorato il primo libro (recensito qui da Mel) e non ho perso nemmeno un secondo prima di buttarmi a capofitto sul secondo (nel quale un po' di Assassin's Creed, effettivamente, c'è. Ma solo un po'.)
SPOILER ALERT: Ci sono spoiler del primo libro quindi, se non lo avete letto e avete intenzione di farlo (dovreste *_*), non continuate a leggere.Innanzi tutto,
la trama di questo secondo capitolo è molto più intricata di quello del primo.
La storia riparte da dove l'avevamo lasciata: Celaena è riuscita a guadagnarsi la sua libertà dalle miniere di Endovier, ma ora è la paladina del re, il che significa che dovrà servire questo crudele sovrano e uccidere tutti quelli che lo intralciano. E' tenuta a freno sotto minaccia ed è ossessionata dalle
trame del sovrano, delle quali vuole scoprire la natura a tutti i costi. Una delle vittime che il sovrano le chiede di eliminare (e che lei risparmia) le dà uno spiraglio: informazioni sui veri avversari del re, in cambio della vita.
Intanto, Celaena nota una strana creatura aggirarsi per il Castello di Cristallo e nella tomba di Elena, scoperta nel primo libro, trova indizi che non aveva notato prima, indizi che potrebbero portarla in altri mondi...
E, in tutto ciò, vediamo anche
l'evolversi del rapporto di Celaena e Chaol,
nuovi sviluppi per Dorian, scopriamo qualcosa in più sulle
origini di Celaena e intuiamo che anche
Nehemia non passa le giornate con le mani in mano.
Quest'intreccio così fitto è probabilmente l'elemento che più ci tiene incollati al romanzo: in ogni pagina c'è qualche indizio da scoprire, qualche indovinello su cui arrovellarsi
qualche ship da shippare pazzamente, qualche intrigo politico, una nuova informazione sulla magia. Non ci sono momenti morti, non c'è un attimo di noia, ma il ritmo non è troppo martellante.
Veniamo condotti verso la fine del romanzo, più che trascinati. La piccola pecca che ho notato e che è presente anche nel primo libro, sono i colpi di scena un po' scontati. Se, mentre leggete, vi trovate a pensare "probabilmente questo personaggio è il cattivo della situazione", posso dirvi che avete quasi sicuramente ragione. E non perché, grazie ai punti di vista multipli, ne sappiamo più di Celaena, proprio perché
è ovvio! Ma, nonostante questo, il libro ti tiene incollato alle pagine fino alla fine, e questo non può che essere merito della
bravura della Maas.
A proposito dei punti di vista, devo dar merito alla Maas di aver creato dei bei personaggi. Innanzi tutto, è stata molto abile nel non rendere
Celaena odiosissima: lei è bella, un'assassina infallibile, abituata al lusso. Per questo, Celaena è abbastanza arrogante e presuntuosa ma la cosa non può dare fastidio, perché si tratta di semplice consapevolezza di sé stessa.
Questo se la vediamo da un punto di vista globale, considerando le novelle e i due libri insieme. Se vogliamo analizzarla più nel dettaglio, Celaena a tratti è un po'
pain in the ass, nel senso che si auto-elogia nei momenti meno opportuni, soprattutto nella prima novella e in questo libro, ma la perdoniamo.
Voglio soffermarmi un po' anche su Chaol, perché
è una roba adorabile lo amo è proprio un bel personaggio maschile, fedele a sé stesso fino in fondo. Grazie al cielo un personaggio che non è messo lì solo per fare da angolo al triangolo amoroso, dal quale la Maas si è svincolata in modo molto intelligente, devo ammettere. E proprio questo è un elemento da sottolineare: la componente romance c'è, è anche abbastanza importante, nella trama, ma non è assolutamente fondamentale, così com'è stato nel primo libro. Quindi, grazie alla divinità dei libri scritti come si deve, non abbiamo un fantasy rovinato da gente che si strugge da una parte e gente che si strappa i peli da petto dall'altra. E, soprattutto, non è il solo lato delle relazioni umane che viene approfondito. Abbiamo anche una bromance dalle potenzialità infinite tra Dorian e Chaol e una sisteromance (?) bellissima tra Nehemia e Celaena.
Ultima nota, e ricordate le mie parole:
la Maas è cattiva, ma sa dare un senso alla sua cattiveria.Per quanto riguarda lo stile, nulla da appuntare.
La Maas è brava, punto. Scrive in quel modo lineare e pulito che non ti fa soffermare troppo su com'è scritto il libro, ma su quello che succede e, dall'altra parte, non è nemmeno troppo semplice così da non stonare con l'intreccio complicato. E' bravissima nelle descrizioni di luoghi e di persone e le scene di combattimento sono niente male.
Mi lascia un po' perplessa solo sul lato più strettamente fantasy: quando c'è di mezzo la magia, le immagini iniziano a confondersi e ci sono scene intere di cui non ho capito quasi una beneamata mazza, me ne sono andata per un'idea.
Quindi, in definitiva, non do punteggio pieno a questo libro per tre ragioni: 1) quelli che dovrebbero essere colpi di scena sono, a volte, così scontati che quasi ti viene da pensare di esserti sbagliato perché
non può essere così scontato; 2) l'auto-celebrazione di Celaena che arriva in momenti un po' WTF; 3) la confusione sull'elemento fantasy.
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Bello bello bello! |
Voi che ne pensate? Siete di quelli che l'hanno adorato senza riserve o siete d'accordo con me?
Let me know! *_*